2016

Italia, Marchetti, Meret e Sirigu: «Qui con entusiasmo»

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Le parole dei tre portieri della Nazionale, oggi presenti in conferenza stampa

I portieri della Nazionale azzurra sono stati protagonisti quest’oggi presso la sala stampa del centro tecnico di Coverciano dove la Nazionale di Antonio Conte sta preparando l’avventura in terra francese. Non c’era Gigi Buffon ma hanno parlato Salvatore Sirigu, Federico Marchetti e il giovanissimo Alex Meret.

MARCHETTI – Queste le parole di Marchetti, portiere della Lazio: «Stiamo lavorando con grande intensità. Il mister sa cosa c’è da fare, lo ha già dimostrato nella Juventus. Il gruppo è con lui, stiamo lavorando con grande entusiasmo. Nel Mondiale non ho fatto bene, non è stato un Mondiale felicissimo per tutti. Ero alla prima esperienza e ho ricordi belli e meno belli ma di quell’annata mi ricordo più che altro quello che ho vissuto a Cagliari, quando sono passato da un Mondiale a essere il quarto portiere della prima squadra senza un motivo, è stata dura. Prandelli? E’ un grande allenatore».

MERET – Le parole del giovane portiere dell’Udinese: «E’ un’esperienza bellissima. E’ stata una chiamata inaspettata, non mi è stato dato alcun preavviso. E’ bellissimo essere qui per poter imparare da grandi campioni del genere, farò di tutto per trarre il massimo da questa esperienza».

SIRIGU – Le parole del portiere del PSG: «Motta? Spero possa essere con noi, è un giocatore fondamentale per la sua esperienza. Non ho sentito il medico ma secondo me è un infortunio recuperabile e spero sia con noi. Ho giocato poco, ultimamente ho giocato un po’ di più grazie alle coppe. Per me è stato fondamentale il lavoro quotidiano, ho lavorato per farmi trovare pronto. Futuro? Non ci penso neanche tanto. Quando passi un’annata come la mia la parte economica viene dopo, prima viene data priorità ad altre questioni. Avere davanti Gigi è avere una porta quasi impossibile da scalfire ma io sono contento di quello che ho fatto per la Nazionale e sarà motivo d’orgoglio tra tanti anni ripensare di essere stato accanto a Gigi, uno che sta scrivendo la storia».

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