2016

Italia, il dg Uva: «Un simbolo che unisce»

Pubblicato

su

Il direttore generale della Federcalcio continua: «Siamo l’orgoglio di tutto il Paese»

Quando si parla di Nazionale italiana non si fa altro che pensare agli undici che scendono in campo e al commissario tecnico, ma così non è. Dietro c’è infatti un grande lavoro, una vera e propria azienda che conta 450 persone tra dipendenti e collaboratori. E tra i ruoli più importanti spicca quello di direttore generale, figura rappresentata da Michele Uva che fa in pratica da collante tra l’Italia maggiore e le Nazionali giovanili. 

GRANDE VALORE SOCIALEUva, intervistato da La Stampa, ha elogiato quello che è il compito delle Nazionali, ovvero rappresentare una sorta di valore per la coesione sociale: un vero e proprio motivo d’orgoglio per le popolazioni. La sola passione, infatti, può aiutare a superare le diversità politiche, religiosi e razziali. I numeri parlano chiaro: l’83% degli italiani dice di seguire la Nazionale, mentre solo il 50% dichiara amore verso un club di appartenenza.

LA NAZIONALE ITALIANA, UN VERO E PROPRIO MARCHIO – Il brand azzurro, inoltre, genera tantissimi ricavi soprattutto all’estero: quelli provenienti dagli Stati Uniti sono maggiori rispetto ai confini nostrani. Secondo Uva, ci sono tre categorie di professinisti che tutti ci invidiano: arbitri, tecnici e preparatori. Il brand, però, va anche protetto e rinforzato: figure come Sacchi, Lippi e Conte ne sono la testimonianza. Sul piano commerciale, chiaro il passaggio dalle sponsorizzazioni alle partnership: a confermare ciò la condivisione di idee e sviluppi con eccellenze italiane come Fiat, Tim e Eni, collaborazioni che riguardano anche la sfera sociale.

Exit mobile version