2016

Inter, Ausilio: «Vi spiego il nostro mercato»

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Le parole del direttore sportivo nerazzurro sul momento dell’Inter e non solo

Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa per parlare del momento dei nerazzurri ma anche del mercato interista: «Non cerchiamo alibi, quello che avevamo da dire sugli arbitri lo abbiamo detto, abbiamo anche noi le nostre responsabilità su quanto accaduto nell’ultimo mese. Sono convinto che già da domani le ultime considerazioni potranno esserci d’aiuto. Mancini via? Queste considerazioni mi fanno ridere. Il mister è felice qui e noi siamo contenti di lui. Questa squadra è stata prima in classifica a lungo, non può essere diventata una squadra che non riesce più a vincere o con giocatori che non possono più indossare questa maglia».

SUL MERCATO – Prosegue Ausilio: «Cercavamo un regista ma non abbiamo trovato un giocatore che facesse al caso nostro, dal punto di vista tecnico ed economico, così abbiamo deciso di rinforzare l’attacco con Eder, un giocatore diverso da quelli che abbiamo. Credo che i centrocampisti a disposizione siano più che sufficienti, abbiamo fatto tutto in pieno accordo col mister. E’ tutto in linea con i nostri programmi. Potevamo fare un solo acquisto e abbiamo optato per Eder e sono convinto che il ragazzo sarà utile anche in futuro. Non arriveranno svincolati, la nostra rosa è al completo. Fair Play Finanziario? Ho in Società persone in contatto diretto con l’UEFA e mi trasferiscono a me delle indicazioni. Io so di aver rispettato queste indicazioni, è stato abbassato il monte-ingaggi perché sono usciti cinque-sei giocatori e ne è arrivato solo uno. Banega? E’ un giocatore che seguiamo, così come Lavezzi ma non mi risulta che abbiano preso una decisione sul loro futuro. Rinnovo unilaterale del Siviglia per Banega? Non conosco nulla su questa clausola. Pirlo? Non lo abbiamo cercato. Soriano? Abbiamo parlato di lui, non abbiamo un’opzione per giugno ma il lavoro a gennaio potrebbe portarci qualche vantaggio. Champions fondamentale per noi? Abbiamo un piano A e un piano B, naturalmente l’approdo in Champions cambia gli obiettivi. Yaya Tourè? Non lo so, è prematuro parlarne ora».

IL MOMENTO INTERISTA – «Delusione Kondogbia e Perisic? Non penso che abbiano fatto così male. Non bisogna valutare il prezzo pagato per un giocatore, uno arrivato a parametro zero è importante come uno pagato 30 milioni. Kondogbia ha cambiato tre campionati nelle ultime tre stagioni, non conosce la lingua. Non so se il costo è pesato sulle sue gare, ma è un ragazzo di 22-23 anni e ha bisogno di crescere e dei consigli giusti. E’ un grandissimo talento e presto lo dimostrerà. La gara di domani è importante, dobbiamo vincere, e ripartirei volentieri da un tanto criticato 1-0. Ultimamente abbiamo avuto dei problemi ma siamo stati sfortunati e sono convinto che le critiche diventeranno applausi. Mancini nervoso? Pranzo spesso con lui e lo trovo sereno. Ci sono singoli episodi che fanno arrabbiare ma sono singoli episodi. Alvarez? So cosa c’era scritto nel contratto e quei 10,5 milioni devono esserci riconosciuti. Icardi? Domani ci sarà».

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