Il presidente del Crotone respinge le accuse di collusione con la mafia

Un autentico ciclone rischia di spazzare via il miracolo Crotone. La società rossoblù, seconda in classifica in serie B, a sorpresa, sta vivendo una grandissima stagione che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere cancellata a causa delle accuse giunte al presidente Vrenna. Il numero uno dei pitagorici è stato accusato dalla Procura di Catanzaro di presunti affari con la ‘ndrangheta, la mafia calabrese, ed è stato chiesto il sequestro dei beni del presidente del Crotone, compresa la società calabrese. 

IL COMMENTO – Vrenna non ci sta e dice la sua con pacatezza ai microfoni di “Rai Sport”: «Vengo da trent’anni d’attività fatti da sacrifici, fatti con la lealtà imprenditoriale. Legame con la mafia? Questo è fuori dal mondo e sono anni che ci sono delle illazioni nei nostri confronti. Molto probabilmente creiamo dei problemi. Io sono vittima, ho avuto aggressioni, rapine, incendi di mezzi ed è brutto buttare fango su persone serie come noi ma alla fine sono convinto che vincerà la giustizia».