Costacurta: «Il Milan di oggi è malinconico, non c'è paragone» - Calcio News 24
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2016

Costacurta: «Il Milan di oggi è malinconico, non c’è paragone»

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Domani 50esimo compleanno per l’ex difensore dei rossoneri

Billy Costacurta torna a parlare del Milan in occasione dei suoi 50 anni che festeggerà domani. Mezzo secolo per l’ex difensore rossonero, metà di questi anni passati proprio con la maglia della squadra meneghina. E inevitabile è stato il suo pensiero per il Milan in una lunga intervista lasciata al Corriere della Sera. Ecco le parole di Costacurta: «Come si cambia a 50 anni? Sono molto più sereno e un po’ meno presuntuoso. Il nomignolo Billy? Mi piace sempre meno ma mi sono arreso».

PASSATO E PRESENTE – «Mio figlio Achille? È mezzo juventino perché il nonno gli parla sempre di Pogba e Dybala. Detto per inciso, mi ha appena chiesto di fare un provino per l’Accademia Inter. C’è molta democrazia a casa mia. Meglio conduttore o calciatore? Come calciatore, per le qualità che avevo, ero molto bravo. Ho giocato 22 anni in una delle migliori squadre al mondo. I grandi campioni? Verissimo. Prenda Romagnoli. Avesse avuto accanto Baresi, Maldini ma anche il sottoscritto, sarebbe certamente tra i migliori Under 23 in circolazione. E invece non è aiutato. Van Basten e Maldini? Sono sorpreso da ciò che non sono diventati Van Basten e Maldini. Credevo che Van Basten potesse imporsi come allenatore. Era molto tattico. Per me è una delusione vederlo seduto accanto a un altro. Paolo invece deve diventare dirigente, non può rimanere fuori dal calcio. Trovo scandaloso che nessuno pensi a lui».

IL MILAN ATTUALE – «Mi sorprendono soprattutto alcune scelte della società. Il Milan ha sempre puntato su giocatori affidabili a livello di comportamenti. E invece negli ultimi anni sono arrivati Cassano, Menez, Rami. Lo stesso Bacca, per come si è comportato l’altra sera, non ha rivelato un atteggiamento positivo per il gruppo. Balotelli? Mario è ancora giovane, non ha mai nascosto le sue simpatie per il Milan. Nello spogliatoio di dieci anni fa si sarebbe potuto esprimere meglio. Un aggettivo per il Milan di oggi? Malinconico. Il problema principale? Il gioco. Vedo squadre con giocatori più scarsi che giocano meglio. Mihajlovic è un ottimo allenatore ma non andava bene per il Milan. Il suo modo di giocare non può conquistare il pubblico. Lo vedo più adatto all’Inter. Al Milan siamo abituati in un altro modo. Chi tra questi giocatori avrebbe giocato con Capello e Ancelotti? Nessuno. In panchina? Bonaventura, Romagnoli forse Bacca. Noi in panchina abbiamo avuto gente come Filippo Galli, Ambrosini, Papin, Gilardino, Inzaghi. Non c’è confronto».

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