Giorni frenetici per l’ormai ex difensore dell’Empoli: il passaggio alla corte di Sarri è imminente

In casa Napoli è il giorno di Tonelli. Come riportato da Sky Sport il difensore in questi minuti sosterrà le visite mediche a Villa Stuart prima della firma sul contratto che lo legherà agli azzurri. 10 milioni di euro più 2 milioni di bonus per convincere l’Empoli, ed ora il difensore centrale potrà riabbracciare Sarri. E pensare che l’ormai ex centrale della squadra toscana se non avesse avuto la passione per il pallone sarebbe entrato quasi sicuramente nell’ambito medico.

UNA FAMIGLIA DI MEDICI – Dal nonno al padre passando per tutti gli zii, infatti, la famiglia di Tonelli è strettamente legata alla medicina. Lui, invece, ha preferito seguire la sua passione più grande, e nessuno gli ha mai fatto pressione per cambiare idea. Il tutto iniziò a 5 anni, quando giocava nella scuola calcio della Settignanese. A soli 10 anni a bussare alla porta di casa Tonelli fu Cappelletti che spinse per portarlo alla corte dell’Empoli. Da lì, come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino, inizia l’avventura da pendolare di Lorenzo fino ai 15 anni: l’Empoli decide di inserirlo ufficialmente nel settore giovanile.

LA PREOCCUPAZIONE E IL CONSENSO – Il primo ad opporsi a questa soluzione fu nonno Luigi: «E’ pericoloso, meglio che smetta: le pallonate possono procurare dei traumi cranici». Lorenzo non ci sta, vuole continuare, e il padre e nonno Renzo trovano la soluzione al dubbio precedente: farsi colpire dalla palla è pericoloso, non colpire la palla. E poi, dopo il diploma al liceo scientifico, la storia recente, con la telefonata al papà emblematica: «Babbo, gioco la Champions, ti rendi conto?». Emozione alla quale ha fatto seguito la chiamata di Antonio Conte per lo stage dell’Italia: «Sono felice, mi sembra di impazzire per la gioia», ha raccontato il suo agente Sommella.