2016
Cagliari, Rastelli serra le file: «Vincere domani vorrebbe dire Serie A»
Verso l’Ascoli: «La squadra sta lavorando alla grande»
La Serie A è ad un passo ed il Cagliari vuole chiudere il discorso nel minor tempo possibile. Domani i rossoblu sono attesi dalla sfida contro l’Ascoli ed il tecnico Massimo Rastelli ha analizzato la gara contro i bianconeri in conferenza stampa: «Ceppitelli ha sentito il riacutizzarsi di un fastidio e non è convocato, speriamo di riaverlo per la partite con il Brescia. E’ di nuovo a disposizione Capuano dopo 5 mesi, ovviamente c’è chi è più avanti di lui come condizione e ritmo ma valuterò se possa scendere in campo da subito. Non ha potuto fare test con la primavera o amichevoli, quindi penso che partirà titolare Krajnc. La squadra sta lavorando alla grande, abbiamo metabolizzato bene la sconfitta con lo Spezia avendo riguardo alla prestazione, per cercare di limare gli errori in partita. La gara di domani è LA partita, perché tre punti vorrebbero dire acquisire la Serie A. Mancherebbe un pugno di punti e le rivali subirebbero un contraccolpo forte».
CONTINUA RASTELLI – Continua Rastelli, come riportano i nostri colleghi di Cagliarinews24.com: «L’Ascoli gioca per non retrocedere e avrà l’acqua alla gola, vincerà chi sarà più concentrato sul proprio obiettivo. Loro hanno giocatori con esperienza di Serie A come Canini e Giorgi, giovani come Jankto e attaccanti come Petagna. I limiti sono di continuità, ma se quella squadra offre certe prestazioni vuol dire che ha un bagaglio importante: sta a noi fare meglio e limitarli. Le tre sconfitte in casa sono state tutte diverse. Sapevamo che il Sant’Elia era il nostro fortino, forse perderne due ci ha fatto smarrire sicurezza. Dobbiamo riconquistare il fortino. In trasferta senti meno fischi e malumori, questo magari libera qualcuno che soffre questo tipo di situazioni. Sia quando si vince che quando si perde bisogna estrapolare gli aspetti che non vanno e lavorarci su. Noi siamo stati bravi a tenere botta, il vantaggio è invariato o addirittura cresciuto. Sau? Mancano otto gare, lui si allena sempre al massimo nonostante per due anni gli infortuni gli abbiano tolto la continuità che è fondamentale per un calciatore. Giannetti? Abbiamo quattro attaccanti con caratteristiche diverse: Sau e Farias sono più leggeri e veloci, mentre Cerri e Giannetti hanno maggior peso e offrono punti di riferimento. Ho scelto l’altra volta l’attacco leggero, come sempre poi valuto se mi rende quanto sperato altrimenti ho le alternative in panchina. Farias ha caratteristiche particolari, sia come punta che come trequartista dà qualcosa e manca in qualcosa di diverso».