2016
Atalanta, Bellini: «Ho pianto per una settimana»
Il difensore racconta così il suo addio al calcio e ai colori nerazzurri
Quella di domenica scorsa contro l’Udinese è stata l’ultima partita di Bellini all’Atleti Azzurri d’Italia. Il difensore nerazzurro lascerà il calcio dopo aver trascorso le ultime 18 stagioni con la maglia dell’Atalanta, e lui stesso ha raccontato in un’intervista riportata da L’Eco di Bergamo tutte le emozioni provate in questa settimana speciale. Ecco le sue parole: «Ho pianto parecchio domenica? Per la verità ho pianto per quasi tutta la settimana. La cosa più bella? Era quasi buio quando sono rincasato domenica sera, i bambini della via erano già in pigiama, ma si sono presentati a casa con uno striscione di ringraziamenti. Mi sono commosso».
POI LA PARTITA – «Il calcio di rigore? L’ha tirato il pubblico, non io. E subito dopo Diamanti mi ha detto: “Mi aspettavo lo scavetto…”. Lui non sa che la palla non sarebbe arrivata in porta…Quando un anno fa con i Percassi abbiamo trovato la strada giusta, ero contento: un anno in campo e quattro da dirigente. Pentito? No, anche se certe critiche ti fanno dubitare: Bellini è finito, non la prende più…E questo io credo che per me sia il momento giusto. Futuro da dirigente? Io una mezza idea ce l’ho: mi piacerebbe imparare a occuparmi di marketing per l’Atalanta. Ritirare la mia maglia? Non serve, la vita continua».
DOMANDE SCOMODE – «Calcioscommesse? Quando è scoppiato il caso nello spogliatoio eravamo molto duri. Ma poi il tempo attenua tutto. Legato agli ultras? Io credo di avere equilibrio. Rammarico per la mia carriera? Forse non aver mai provato l’Europa. Ma alla fine è giusto dire che questa è la dimensione dell’Atalanta. Premio One Club Man? Sarebbe un onore. Su Wikipedia già mi danno come ex calciatore? No dai… Così mi fate piangere di nuovo… anche oggi».