2016

Assocalciatori, Puggioni: «Non c’è democrazia, il malumore dei delegati è forte»

Pubblicato

su

Il portiere 35enne continua: «Decisioni prese senza comune accordo»

Manca ormai pochissimo alla conferma ufficiale del nuovo presidente dell‘Assocalciatori. Damiano Tommasi, attualmente in carica, si avvia verso la riconferma, anche se non sembra tutt’oro ciò che luccia. A prendere la parola è stato infatti Christian Puggioni, 35enne estremo difensore di proprietà della Sampdoria che ha fatto il punto della situazione dopo aver ascoltato le lamentele dei suoi colleghi, soprattutto delle serie inferiori.

C’E’ MALUMORE – Ecco le sue dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera: «Ho sentito personalmente l’80% dei delegati, dalla serie A alla Lega Pro. Il malumore è forte. Nell’Aic non vengono prese decisioni di comune accordo, non c’è alcuna democrazia e non si fa più sindacato. Con queste normative e con questo tipo di restrizioni, forse la gente al bar ha molte più tutele di un ragazzo di Lega Pro. Spaccatura? Assolutamente no. Lo scontento dei ragazzi di Lega Pro non è verso i colleghi di A, ma è verso chi dovrebbe difenderli e decidere con loro».

TANTE LAMENTELE – «Sono in tanti a poter dire: ho avuto dei problemi e l’Aic non mi ha aiutato. Questo non deve più succedere. E servono corsi di formazione: nei settori giovanili imperversano i procuratori e non c’è il sindacato. Attraverso gli studi di giurisprudenza e quello che ho fatto in questi anni credo di avere una preparazione che può essere di aiuto. Tutte le esperienze possono essere importanti per un miglioramento. Basta averne la coscienza e non continuare con un atteggiamento ostruzionistico e dittatoriale. Tommasi rieletto? Se sarà così, sarà per un’alleanza politica. Non per volere del calcio giocato: i numeri non sono a suo favore. E chi fa il presidente ed è screditato da una parte così ampia, non può essere contento».

Exit mobile version