2016

Direttore Figc: «Sempre pensato che Conte chiudesse con l’Europeo»

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«Stadi? Imitare il modello Espanyol»

Michele Uva, direttore generale della Figc ha rilasciato un’intervista a pochi giorni dall’inzio dell’Europeo. La prima domanda a cui risponde non poteva che non riguardare le dichiarazioni del Premier Renzi, che vorrebbe Vincenzo Montella sulla panchina della Nazionale per il dopo Conte. Uva si dice allibito e pensa che sia ridicolo che un presidente del Consiglio possa scegliere il proprio candidato per la panchina azzurra. Il direttore ci tiene a sottolineare che la scelta sarà fatta da Tavecchio e probabilmente arriverà il 7 giugno, durante la riunione Federale, così da avere il tempo per le decisioni di natura tecnica ed economica. L’Intervista tocca poi il tasto Antonio Conte, che lascia la nazionale dopo due anni. Uva, non si dice sorpreso: «Sempre pensato che il suo lavoro finisse con l’Europeo».

LE PAROLE – Un’intervista a tutto tondo quella de il Messaggero. Si parla del rapporto con la Lega Calcio, e del fatto che, secondo Uva, i club devono rendersi conto la Nazionale non è un impedimento, ma un veicolo. Si passa poi alla crisi del Calcio italiano: «Si stanno creando le basi per il futuro. La Figc ha fatto tanto, ritorneremo agli antichi fasti in dieci anni». Una Figc che punta molto sui giovani: «Abbiamo varato un progetto che porterà alla creazione di 200 centri federali. E’ il modello tedesco: in Germania, dopo il fallimento nel 2000, sono partiti proprio da questo». Inevitabile parlare degli stadi: «In Italia si pensa a progetti troppo grossi, il paese è in crisi, non si possono fare investimenti elevati. Bisogna imitare l‘Espanyol: stadio da 40 mila posti con 60 milioni di euro». L’intervista si conclude con le parole su Lotito, considerato da Uva una persona intelligente e un presidente preparato»

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