2016

Milan, Costacurta: «A Marsiglia sceneggiata imbarazzante»

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L’ex difensore ha fatto chiarezza su quell’episodio tanto discusso

Sembra ieri, eppure sono passati ben 25 anni dal discusso episodio che al Velodrome vide coinvolte Marsiglia e Milan. Campo parzialmente al buio per una parte dei riflettori spenti e rossoneri che abbandonarono il terreno di gioco: quella della dirigenza meneghina una scelta che costò al club l’esclusione dalle Coppe Europee per la stagione successiva. A tornare sull’argomento è stato Alessandro Costacurta, ex difensore che ha parlato del discusso caso sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.

COSTACURTA FA CHIAREZZA – «Eravamo convinti che fosse una scelta condivisa col delegato Uefa. Eravamo pronti a giocare, poi arrivò Galliani e ci disse di rientrare negli spogliatoi. La luce era ritornata, mancava pochissimo e il Marsiglia si stava qualificando in modo meritato. Nessuno di noi voleva fuggire o cercare una scorciatoia… La squadra è uscita convinta che c’era un accordo in quel senso. Abbiamo scoperto l’amara verità dai giornalisti, dopo la doccia. C’è cascato il mondo addosso. Ricordo ancora la faccia scura di Arrigo Sacchi. Sono passati 25 anni, ma quella macchia non si cancellerà mai». 

SCELTA DI BERLUSCONI? – Chi pensava ad una decisione presa da Galliani, però, è rimasto deluso. Secondo Costacurta, infatti, l’ordine fu dato da Arcore: «Diciamo che Galliani si è “sacrificato”, prendendosi tutte le colpe. Ma io ho un’altra idea: l’ordine arrivò da Arcore. Anche altri miei ex compagni la pensano allo stesso modo. Quella uscita dal campo fu davvero una figuraccia, ma non mi sento responsabile. Nessuno dei giocatori lo è stato: se avessimo saputo che quella era una scelta unilaterale, avremmo finito la gara. Gente come Baresi, Maldini, Gullit non aveva paura di andare contro la dirigenza, specie se era convinta di fare una cosa giusta».

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