2016
Le vie del calendario non sono infinite
Juventus 61, Napoli 58: tutto quello che cè da sapere sullepilogo del campionato
I bianconeri hanno messo la freccia: scudetto ancora una volta in direzione Torino? La situazione dopo ventisette gare di campionato: Juventus 61, Napoli 58. Di gare ne mancano undici e vige l’assoluta parità in termini di scontri diretti: uno vinto a testa, con la stessa differenza reti (non conta il gol in trasferta). Dunque, in caso di arrivo a pari punti, il criterio decisivo sarà quello della differenza reti generale, con Juventus e Napoli attualmente appaiate a +33.
NE MANCANO DAVVERO 11? – In una situazione del genere (Juventus 48 gol fatti e 15 subiti, Napoli 55 realizzati e 22 incassati), ogni rete può risultare decisiva: l’arrivo al fotofinish non è una fattispecie al momento escludibile ed in caso di parità di punteggio a determinare sarebbe proprio quel gol in più apparentemente superfluo. Ma andiamo con ordine ed analizziamo nel profondo il calendario: sono davvero undici le gare restanti? Le ultime tre giornate di campionato a dire il vero sembrano pura formalità per chi eventualmente dovrà giocarsi uno scudetto: Juventus impegnata contro Carpi (casa), Verona (trasferta) e Sampdoria (C), Napoli contro Atalanta (C), Torino (T) e Frosinone (C). Squadre che con ogni probabilità non avranno più nulla da dire: impensabile ipotizzare che possano rubare punti ad un club in lotta per il titolo nella volata finale, circostanza in cui le motivazioni la fanno da assolute padroni. I casi in passato sono talmente isolati da essere poi ricordati per sempre.
IL CALENDARIO DELLA JUVENTUS – Concentriamoci dunque sul fattibile: chi tra le due, prima del filotto appena descritto, arriverà avanti lo sarà anche al termine della contesa. Dunque di gare cruciali per l’assegnazione dello scudetto ne mancano in realtà otto. Il calendario della Juventus recita: Atalanta (T), Sassuolo (C), Torino (T), Empoli (C), Milan (T), Palermo (C), Lazio (C) e Fiorentina (T). Quattro gare in casa in cui è difficile ritenere che i campioni in carica possano perdere punti, il piatto forte è dato dalla doppia trasferta contro Torino (derby di per sé sentito e che fa immediato seguito alla delicata trasferta di Champions League sul campo del Bayern Monaco, in data 16 marzo) e Milan, prima del grande appuntamento del Franchi alla 35’ giornata che – in concomitanza della sfida dell’Olimpico tra Roma e Napoli ed appena prima del trittico finale già descritto – stabilirà di fatto le sorti del campionato.
LE CHANCE DEL NAPOLI – Il calendario dei partenopei invece recita: Chievo (C), Palermo (T), Genoa (C), Udinese (T), Verona (C), Inter (T), Bologna (C) e Roma (T). Anche per gli uomini di Sarri diamo per buono il punteggio pieno nelle sfide casalinghe: insidie massime sono dunque – al netto di passi falsi che però possono interessare anche il cammino della sua rivale – insite nelle trasferte di San Siro ed Olimpico. Una in meno in termini prettamente numerici rispetto alla Juventus, che a differenza del Napoli dovrà affrontare una stracittadina in un momento chiave della stagione reduce dalle fatiche dell’Allianz Arena, ma anche tre punti in più che al momento sembrano poter fare la differenza. Il Napoli dovrà essere perfetto, la Juventus ha una chance di errore: o, comunque la si voglia girare, ne ha una in più rispetto ai partenopei.
TITOLO ASSEGNATO DA UN’AUTORETE? – La sensazione forte è che quel colpo fortunoso di Zaza con decisiva deviazione di Albiol abbia giocato un ruolo da protagonista nella trama scudetto: presto per lanciarsi in analisi semi-definitive, vero, ma guardate alla classifica aggiustata in base al pareggio nello scontro diretto. Napoli e Juventus appaiate a quota 59 con i partenopei in vantaggio in virtù dello scontro diretto vinto all’andata tra le mura amiche del San Paolo: tradotto, quella beffarda traiettoria è costata ben quattro punti alla banda Sarri. Alla faccia di chi non riteneva decisivo l’esito della sfida scudetto dello Juventus Stadium. Il Napoli può ancora rimediare ma, va ripetuto, sarà chiamato ad essere esemplare e sperare che non lo sia anche il suo avversario: l’impressione è che gli uomini di Allegri si giochino la riconquista del tricolore in quel di San Siro, dovessero uscire imbattuti dalla sfida con il Milan per il Napoli sarà complesso mettere la freccia e adoperare il controsorpasso. L’alternativa all’analisi è il colpo di scena: arduo per definizione, ma possibile per destino.