2015
Tango argentino sul campionato: in tre pronti a deciderlo
Inter, Napoli e Juventus e i fattori Icardi, Higuain e Dybala: la contesa sinfiamma
riflessione su quanto accade alle prime cinque forze del campionato di Serie A: Inter, Napoli e Juventus si sono rispettivamente imposte come da pronostico su Cagliari, Verona e Torino, pronostico invece non rispettato da Fiorentina e Roma cadute in casa contro Carpi e (clamorosamente) Spezia, undicesima forza della classifica di Serie B.
LA SITUAZIONE – Dunque Inter, Napoli e Juventus hanno qualcosa in più di Fiorentina e Roma? A dire il vero gli uomini di Sousa stanno complessivamente andando oltre le aspettative iniziali, dopo un’estate che certamente non lasciava presagire progetti di grandezza. Chi invece è decisamente al di sotto delle attese è la Roma: dopo due secondi posti ed una campagna acquisti che ha spinto il monte ingaggi giallorosso al secondo posto della speciale graduatoria, gli obiettivi appaiono lontani. Situazioni in divenire ovviamente, soprattutto guardando in casa Roma: se in un modo o nell’altro la scossa dovesse arrivare, l’organico resta comunque di ottimo valore.
FATTORE ICARDI – Se così fosse, l’Inter ha una freccia ancora seminascosta da aggiungere al suo arco: cercare al nome Mauro Icardi. Sei gol, pochi per uno come lui, ma la doppietta rifilata all’Udinese ha il sapore del ritorno. E le medie realizzative potrebbero presto alzarsi e riallinearsi agli standard a cui questo giovane ma estremamente prolifico centravanti ha già ben abituato. Gli serviva ovviamente un’Inter maggiormente propositiva e meno rinunciataria sotto il profilo del gioco, tutto questo sta arrivando e viene da domandarsi – se ora i nerazzurri già occupano il primo posto della classifica con quattro lunghezze di distanza dalle seconde – dove possa arrivare questa squadra quando l’apporto numerico del capocannoniere dello scorso torneo sarà quello atteso da tutti.
FATTORE HIGUAIN – Quel che mancava pare arrivato: una parola, trascinatore. Sul valore intrinseco di Gonzalo Higuain non si è mai potuto dibattere più di tanto – se non in base ai gusti di ognuno – ma lo si è giustamente fatto sulla sua capacità di incidere nei momenti chiave (vedi Dnipro su tutte ma altre situazioni in cui da uno così forte ti saresti atteso il salto di qualità), peraltro fattore per cui si è trasferito dal Real Madrid dei sogni alla scommessa Napoli. Per dimostrare, innanzitutto a se stesso, di che pasta fosse fatto. La cura Sarri ha funzionato: già 16 le reti stagionali del Pipita, nessuno in Italia ha segnato quanto lui e l’argentino è nell’élite anche a livello internazionale. Ha tra le mani la grande chance di trascinare il Napoli dove soltanto un suo illustre connazionale aveva potuto: il tutto passa proprio dalle gestione dei momenti complessivamente meno proficui.
FATTORE DYBALA – Se Pirlo non si può sostituire, nel senso che uno come lui non esiste ed in quanto tale non può essere trovato neanche se cercato con minuzia di particolari, le alternative a Vidal e Tevez sul calciomercato (seppur a fatica, s’intende) esistono. Non risulta tuttora chiaro se il futuro Vidal sia o meno giunto alla Juventus, sull’erede di Tevez qualche indicazione in più è arrivata: Paulo Dybala, a prescindere da ogni considerazione, è uno che non trema. Dieci le reti stagionali, alla faccia dei milioni per lui investiti che tanti erano pronti a rinfacciargli. Ha scacciato i fucili puntati con la qualità di un talento riconoscibile: non ha ancora segnato in Champions League, vero, ma ha quantomeno confermato il trend che lo aveva visto letteralmente esplodere nell’ultima annata di Palermo. Se vi sembra poco, pensate ad Iturbe e capirete che così poco poi non è. Primo passo ultimato, ora arriva il bello: dimostrare non solo di essere all’altezza della situazione ma di poter divenire, appunto, un fattore della Juventus che è e sarà.