2016
Milan verso la cessione? Rinviato il summit con l’Uefa
In entrambi i casi saranno due le vie che verranno seguite dalla dirigenza milanista
Dopo trent’anni di presidenza Berlusconi al Milan, l’avventura sembra essere arrivata, praticamente, al capolinea. Come riportato da La Repubblica, sembra sia imminente l’avvio delle trattative per la cessione del club rossonero alla cordata cinese rappresentata dal mediatore americano Sal Galatioto. A conferma di tutto questo sta la cancellazione dell’appuntamento, previsto per martedì prossimo, a Nyon con l’Uefa, dove il club di Berlusoni avrebbe dovuto discute il nuovo piano industriale quadriennale volto a rispettare il Fair Play finanziario, e questo è un campanello d’allarme a livello dirigenziale. È tutto pronto per il passo indietro dell’attuale dirigenza rossonera?
FAIR PLAY FINANZIARIO – L’incontro servirebbe alla Uefa per capire se il Milan, in caso di qualificazione alla prossima Europa League, potrebbe o meno rispettare i vincoli imposti dal Fair Play finanziario. Ma, nell’eventualità di una cessione, saranno i nuovi azionisti di maggioranza a dover presentare, entro dicembre, un nuovo piano industriale e, questo, permetterebbe al Milan di avere un buon margine di manovra nel prossimo mercato estivo. Il piano, comunque sia, non verrà presentato a breve sia nel caso di permanenza di Berlusconi sia nel caso di cessione ai cinesi, aprendo la strada a due scenari possibili. Il primo che scatterà nel caso in cui i rossoneri non si qualificheranno all’Europa League, perché in quel caso non sarà necessario aderire al Fair Play finanziario; il secondo, invece, verrà attuato nel caso in cui si qualificherà e prevede il patteggiamento con l’Uefa, che comportrebbe, come già accaduto a Roma, Inter, Manchester City e PSG, una trattenuta sui premi, la limitazione nel numero di giocatori in rosa e una limitazione sulla campagna acquisti.