Hanno Detto
Ulivieri in esclusiva a SampNews24: «La Sampdoria rimane tra le FAVORITE alla Serie A. Scudetto? Ecco le mie FAVORITE»
Ulivieri a SampNews24: «La Sampdoria rimane tra le FAVORITE alla Serie A. Scudetto? Ecco le mie FAVORITE». L’intervista esclusiva
Renzo Ulivieri, allenatore della Sampdoria tra il 1981 e il 1984 ha parlato in esclusiva ai microfoni di SampNews24. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
Cosa serve a questa Sampdoria per tornare in Serie A, a suo avviso?
«Intanto bisogna crederci, perché la Sampdoria è una buona squadra. Quello che servirà lo dovrà vedere l’allenatore, non io, che vedo la situazione da fuori: non mi piace mai entrare in questi discorsi. Credo che Sottil sappia di cosa ha bisogno, perché probabilmente ha un modo di giocare diverso rispetto a quello di Pirlo. Starà a lui capire cosa gli manca per fare il suo gioco, e confrontarsi poi con la società.»
A proposito di Serie A: chi vede come favorita per lo Scudetto dopo queste prime partite?
«Favorite al momento non ce ne sono. È stato un inizio particolare, con alcune squadre in difficoltà, come l’Atalanta, l’Inter o il Milan. In cima alla classifica ci sono squadre come l’Empoli o il Torino che probabilmente non potranno lottare per lo Scudetto. Poi è ovvio, stare lassù è bello, ti dà entusiasmo e corsa, e ad oggi queste squadre meritano la posizione che occupano: bisognerà vedere come renderanno a lungo respiro. Può darsi che Milan, Inter e Atalanta ripartano. C’è anche da considerare gli impegni su più fronti di tante squadre, e il Napoli, da questo punto di vista, è avvantaggiato.»
Un’ultima domanda sulla Nazionale: cosa dovrà fare Spalletti per proseguire su questa strada, dopo i recenti successi in Nations League?
«A livello giovanile abbiamo grandi risultati, quindi si vede che c’è lavoro sul territorio italiano, a partire dai settori giovanili dilettantistici fino a quelli delle società di Serie A e Serie B. Poi, però, questi giocatori si fermano, senza riuscire a trovare sbocco. L’unico modo per risolvere questo problema, a mio avviso, è un patto d’onore tra presidenti: si fanno rose da 18 giocatori, e poi, per arrivare a 25-26, si aggregano sette o otto Primavera italiani. Con un patto di questo genere, se rispettato, si vedrebbe un’accelerazione tra i giovani che approdano in Serie A.»
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