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Ulivieri: «Il BOLOGNA, Italiano dopo Motta può proseguire il LAVORO già fatto. Il club ha un’abitudine: prendere GIOCATORI di prospettiva. SPALLETTI ha fatto una scelta GIUSTA»
Le parole di Renzo Ulivieri sull’addio di Thiago Motta al Bologna e il possibile arrivo di Vincenzo Italiano in panchina
Renzo Ulivieri è il decano degli allenatori italiani. Sul Corriere dello Sport ha parlato soprattutto del Bologna e delle nuove prospettive tecniche del club, che lui ha frequentato ai tempi di Roberto Baggio.
SOMIGLIANZE TRA MOTTA E ITALIANO – «Sicuramente l’intensità del lavoro. Da esterno io non posso conoscere, se non superficialmente, le loro metodologie nel quotidiano, ma su questo aspetto si vede che entrambi prestano molta attenzione».
LA FINALE PERSA DALLA FIORENTINA – «Quella è stata una partita giocata male, ma non per colpa dell’allenatore: è stata una partita che è andata così. Anche al Bologna è capitato. Ricordo ad esempio la gara contro il Monza, ma il più delle volte hanno giocato bene».
ANDARE VIA O RESTARE A BOLOGNA – «In questo verso io di consigli ne dò pochi: per quelli ci sono i procuratori. L’anno scorso parlai a Thiago suggerendogli di rimanere un’altra stagione e penso di avergli dato il consiglio giusto. Quest’anno invece non gli ho parlato. Ma il grande potenziale di questa società è che al suo interno ha persone che sanno studiare e scegliere giocatori in prospettiva; non li prendono già fatti e finiti, ma da forgiare e questa è la grande potenza di questo club».
LA NAZIONALE A BOLOGNA – «Sì, ci sarò anche io».
I NUMERI 10 A COVERCIANO – «Credo che Spalletti voglia far toccare ai suoi giocatori quelli che sono stati i campioni nel tempo, la storia del calcio: è una scelta giusta e importante»