2018
Milan, UEFA intransigente: si spera nel TAS. Nuovo socio dagli Stati Uniti?
UEFA Milan, nuovo capitolo. Adesso si spera nel TAS, mentre dagli Stati Uniti arrivano notizie su John Fisher
Il Milan si muove tra l’Adjudicatory Chamber e il Tribunale Arbitrale dello Sport, tra Nyon e Losanna. Il futuro europeo del Diavolo sarà scritto in Svizzera, tra una settimana arriverà il verdetto dell’UEFA, che però potrebbe essere ribaltato dal TAS. Per il momento sembra compromessa la partecipazione del Milan all’Europa League 2018-19, ma la decisione sarà presa dal 19 giugno. Qualora il Milan venisse escluso dalla UEL, allora potrebbe appellarsi al TAS, il quale potrebbe ribaltare il verdetto: in quel caso il faldone tornerebbe a Nyon e l’UEFA potrebbe limitarsi a una multa salata o a limitazioni di rosa e mercato. Il condizionale rimane d’obbligo.
La decisione UEFA sembra scontata, quella del TAS un po’ meno. Le possibilità di entrare nelle coppe grazie al Tribunale si alzano anche se non di molto. Il problema riguarda le tempistiche: il Milan, appellandosi al TAS, conoscerebbe il suo futuro quasi a inizio luglio. Il club di via Aldo Rossi, però, ha conti solidi e spera di riuscire a ribaltare i pronostici. Ci sono anche garanzie di continuità da parte di Elliott, ma è la figura di Yonghong Li a pesare sulla scelta UEFA. Per questo motivo è in atto la ricerca di un nuovo socio, per il quale sono uscite voci – avvolte da massima riservatezza – nei giorni scorsi.
Secondo Il Sole 24 Ore ci sarebbero novità societarie. Qualora si concretizzasse la necessità di un nuovo soggetto in maggioranza nell’azionariato del Milan, quindi sia adesso sia nel caso il club passasse a Elliott, ci sarebbe la figura di John Fisher. Statunitense, è proprietario del marchio di abbigliamento Gap e di alcune squadre in diversi sport, tipo il San Jose Earthquakes in MLS o l’Oakland Athletics nel baseball, oltre a diverse quote del Celtic. Si tratta pur sempre di voci, ma Fisher sarebbe alla finestra per il Milan.