Milan a Nyon, Europa League a rischio: c'è pessimismo, si rischiano due anni di squalifica - Calcio News 24
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2018

Milan a Nyon, Europa League a rischio: c’è pessimismo, si rischiano due anni di squalifica

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fassone milan

C’è pessimismo: si dà per certa l’esclusione dall’Europa League. E se fossero due le stagioni senza coppe? – ore 21.30

Oggi il Milan si è giocato a Nyon le sue carte per partecipare alla prossima Europa League. Due ore di dibattito che porteranno ad un verdetto, atteso per venerdì. In via Aldo Rossi regna il pessimismo: si dà per scontata l’esclusione dall’Europa League. Se così sarà, il club rossonero farà appello al Tas di Losanna con una procedura d’urgenza. Il verdetto arriverà, successivamente, entro la fine di giugno (al massimo nei primissimi giorni di luglio). Nelle ultime ore, però, c’è stata una novità: l’esclusione dalle coppe europee potrebbe essere addirittura di due anni più un anno con la condizionale più una multa pesante. A Casa Milan rassicurano che non sarà così. La sanzione – se sanzione appunto sarà – riguarderà soltanto la prossima stagione.

Sentenza UEFA Milan, l’Europa League 2018-19 è a rischio: oggi Fassone & Co. saranno a Nyon, ma è quasi certo il ricorso al TAS – 19 giugno, ore 11.30

E’ terminata pochi minuti fa l’udienza del Milan davanti all’Adjudicatory Chamber della UEFA. Quella di oggi è una giornata importantissima per le sorti del club rossonero. L’incontro con i membri della Uefa, che dovranno decidere se estromettere o meno il Milan dalle competizioni europee, è durato poco più di 2 ore, essendo iniziato attorno alle 9. Al momento non c’è alcuna presa di posizione dei rossoneri. Il verdetto dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, comunque entro il fine settimana.

Milan a Nyon, Europa League a rischio: oggi l’udienza con l’UEFA – 7.35

La partita più importante per la stagione 2017-18 (e 2018-19) del Milan si giocherà oggi, martedì 19 giugno, dalle 9 a Nyon, in Svizzera. Si attende la decisione dell’UEFA sulla partecipazione alla prossima Europa League e, forse, anche sulle coppe europee degli anni a venire. Il Milan è già in Svizzera: c’è l’amministratore delegato Marco Fassone, c’è pure Roberto Cappelli, c’è l’avvocato Andrea Aiello, c’è la Chief Financial Officer Valentina Montanari, sono presenti anche i legali per portare avanti la difesa rossonera. Dall’altra parte, invece, l’UEFA. Quanto durerà l’audizione di oggi? Non molto, forse poco più di un’ora, dipenderà dalle domande che i giudici rivolgeranno alle parti. Si inizierà con un primo intervento UEFA, poi Cappelli esporrà la memoria difensiva, in seguito ci sarà un dibattito in aula.

C’è ottimismo? No, è giusto essere chiari: al momento Nyon pare orientata a escludere il Milan dalle competizioni europee, almeno stando ai principali media italiani. Il verdetto però non sarà emesso oggi, l’UEFA si prenderà due o tre giorni di tempo e giovedì 21 o venerdì 22 dirà se il Milan giocherà l’Europa League o meno (se venisse escluso, Atalanta ai gironi e Fiorentina ai preliminari). Pesa l’incertezza intorno alla figura di Yonghong Li, presidente del Milan da poco più di un anno e su cui è stato detto e scritto di tutto. Legata a Li c’è anche la grana del rifinanziamento: il debito con Elliott va saldato entro ottobre e finora non ci sono stati problemi, ma secondo la UEFA non è così. Vero è che i paletti del Fair Play Finanziario erano stati violati dalla gestione Berlusconi-Galliani, ma il mercato dispendioso dell’estate 2017 ha portato il Milan sotto la lente di ingrandimento di Nyon e rischia di essere un boomerang.

Il nuovo socio può essere una carta importante per il Diavolo, ma non verrà giocata dal Milan a Nyon: Fassone e Cappelli parleranno dei conti rossoneri, chiari e sani, cercheranno inoltre di spostare l’attenzione sul Milan e non sul patrimonio di Li, secondo i milanisti estraneo alle logiche del FFP. E Elliott? Il fondo americano è garante della continuità aziendale del Milan ed è pronto a subentrare a Li, ma finora non ci sono mai stati problemi economici e Elliott è sempre rimasto a guardare. Tutto questo potrebbe non bastare perché, come detto, l’UEFA va verso il no al Milan. La società avrà tra i sette e i dieci giorni di tempo per fare ricorso al TAS di Losanna e cercare di ribaltare la decisione di Nyon e in quel caso potrebbe davvero essere importante la figura del nuovo socio. Losanna potrebbe cambiare le carte in tavola e per la sentenza del TAS c’è molto più ottimismo. Intanto sui social inizia a girare un hashtag tra i tifosi del Milan: #respectequity4acmilan. I fan chiedo rispetto e equità alla UEFA per la sentenza di questa settimana, la mobilitazione è forte ma in Svizzera ormai hanno le idee chiare.

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