2016

Perché l’Europa League è un affare iberico

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Case study: Spagna e Portogallo sempre presenti nelle semifinali di Uefa Europa League

Un giorno di circa 25 anni fa, al termine di una delle notti magiche dell’estate italiana versione Nannini e Bennato per il Mondiale del ’90, Gary Lineker, stella della Nazionale Inglese, pronunciò queste parole diventate un must delle citazioni calcistiche del nuovo millennio. Al termine della semifinale persa dall’Inghilterra ai calci di rigore contro la Germania, disse: «Il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone per 90 minuti, e alla fine la Germania vince». Chissà cosa direbbe, invece, Lineker oggi, nel contesto dell’Europa League, trofeo continentale per club che dal 2009/2010 ha raccolto e proseguito l’eredità della Coppa Uefa. Non i tedeschi, ma gli spagnoli: nelle 6 edizioni fin qui disputate dalla neonata coppa per club, in ben 4 volte le formazioni spagnole hanno sollevato il trofeo di 16 kg (Atletico Madrid e Siviglia, entrambe due volte) a fronte di una vittoria di un club portoghese (il Porto) e una inglese (il Chelsea). L’Europa League, dunque, è tutto fuorché un affare tedesco.

SPAGNA E PORTOGALLO AL POTERE – E’, invece, decisamente un affare iberico. Perché se andiamo a guardare lo score e la casistica dei 6 anni di Europa League, restringendo il campo alle semifinali, possiamo notare come le formazioni provenienti da Spagna e Portogallo prendano veramente sul serio questa competizione provando a vincerla, portando punti al ranking, esposizione mediatica e possibilità di vincere uno dei due trofei europei. Senza dimenticare il prestigio di poter disputare mesi dopo la finale di Supercoppa Europea contro la vincitrice della Champions League. Spagna e Portogallo, in Europa League nessuno mai come loro. Non l’Inghilterra, non la Serie A italiana (quest’anno nessuna formazione del BelPaese ha raggiunto l’accesso agli ottavi di finale), non la Germania, nè la Turchia, l’Ucraina e la Svizzera. 

SEMPRE PRESENTI – Qualche numero per dare sostegno ai fatti? Nei sei anni di Europa League fin qui disputati ben 8 formazioni provenienti dalla Liga Spagnola hanno raggiunto le semifinali e 6 son state quelle della Liga Portuguesa che hanno staccato il pass per l’ultimo scalino prima della finale. 14 in tutto, dunque, un’enormità, se rapportata anche alle altre nazioni: ben 3 formazioni provenienti dall’Inghilterra (Liverpool e Fulham nel 2009/2010, Chelsea nel 2012-2013 che ha poi vinto quell’edizione del torneo), stesso risultato dell’Italia che però si è mossa solo negli ultimi anni (Juventus eliminata dal Benfica nel 2013-2014 e Napoli e Fiorentina che hanno fallito il sogno di una finale tutta italiana nella scorsa stagione), e una a testa per Germania (Amburgo nel 2009/2010), Svizzera (Basilea nel 2012-2013), Turchia (Fenerbahce nel 2012-2013) e Ucraina (Dnipro lo scorso anno).

UN EXPLOIT RIPETUTO NEL TEMPO – Spagnole e portoghese al potere, dunque. Nel 2009-2010 l’Atletico Madrid eliminava il Liverpool in semifinale e alzava la coppa in faccia al Fulham oggi neanche più in Premier League. Nel 2010-2011 esplosione lusitana: la prima semifinale è Benfica – Braga, la seconda Porto – Villareal, con i biancoblù che riusciranno poi a sollevare il trofeo nella finale col Braga. L’exploit si ripete a parti invertite la stagione successiva: derby spagnolo tra Atletico Madrid e Valencia, con Sporting Lisbona – Athletic Bilbao a fare da spartiacque. Il contingente iberico ha la sua rappresentante anche nel 2012-2013: sarà il Benfica a non vincere l’ennesima finale europea della propria storia, così come farà l’anno successivo, con il Siviglia che alzerà la coppa nella finale dello Juventus Stadium di Torino. Siviglia che bisserà la vittoria lo scorso anno, grazie al gol di Bacca nella finale di Varsavia contro il Dnipro. E, guardando ai risultati di ieri, la vittoria al San Mames di Bilbao per 1-2 regala sicuramente la pole position al Siviglia per la terza vittoria consecutiva. 

 

Semifinali di Europa League fino a oggi: 

 

2009/2010

Amburgo – Fulham  0-0 (1-2)

Atletico Madrid – Liverpool 1-0 (1-2)

 

2010/2011

Benfica – Braga 2-1 (0-1) 

Porto – Villareal 5-1 (2-3)

 

2011/2012

Atletico Madrid – Valencia 4-2 (1-0)

Sporting Lisbona – Athletic Bilbao  2-1 (1-3)

 

2012/2013

Fenerbahce – Benfica 1-0 (1-3)

Basilea – Chelsea  1-2 (1-3)

 

2013/2014

Siviglia – Valencia 2-0 (1-3)

Benfica – Juve 2-1 (0-0)

 

2014/2015 

Napoli – Dnipro 1-1 (0-1)

Siviglia – Fiorentina (3-0) (2-0)

 

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