UEFA, Collina: "Bisogna avere il coraggio di prendere decisioni impopolari" - Calcio News 24
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2012

UEFA, Collina: “Bisogna avere il coraggio di prendere decisioni impopolari”

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SERIE A ARBITRI COLLINA UEFA – Stamattina alla trasmissione radiofonica Radio Anch’io Sport è intervenuto il designatore Uefa ed ex arbitro Pierluigi Collina, il quale ha riferito quanto segue: “L’obiettivo per cui si è iniziato a pensare ai giudici di porta era quello proprio di aiutare il direttore di gara, visto che sono mutati i ritmi e il modo di giocare a calcio, basti pensare alla velocità moderna delle partite. Questa decisione è nata nel 2007 per cercare di diminuire il numero di errori che possono cambiare il risultato della partita, in quell’area di gioco gli arbitri aggiuntivi tolgono un po’ di castagne dal fuoco visto che è una zona dove possono avvenire errori molto influenti sul corso dell’incontro”.

Ha proseguito,sempre a proposito della novità sugli arbitri in più, dicendo: “Non sono assistenti addizionali, sono a tutti effetti degli arbitri, servono in fatti dei veri e propri direttori di gara in quel caso, non ulteriori guardalinee. Va dato merito a Abete e al Consiglio Federale di provare a percorrere questa strada dei giudici di porta, ma non è stato un salto nel buio perché molti italiani avevano già sperimentato questa esperienza nella partite europee. Tolte alcune difficoltà organizzative, i risultati fin qui ottenuti sono positivi. La normalità è che la decisione venga presa dall’arbitro, gli assistenti devono solamente consigliare, e per questo possono passare alcuni secondi per questo mini-conciliabolo ma roba da due o tre secondi, poi ci sono eccezioni come Catania che però non devono essere la regola“.

In seguito l’ex fischietto ha affermato: “Credo che la critica che abbiamo ricevuto all’Europeo sia stata solamente una e riguardava un caso di gol-non gol, ma per ora siamo quasi alla perfezione in questi mesi di Serie A, vedi Juventus-Parma alla prima giornata o recentemente Cagliari-Bologna. Quello che abbiamo fatto all’Europeo è il frutto di quattro anni di lavoro e c’è stato un vantaggio derivante dall’attitudine al ruolo. Non ho visto in Italia per ora cose completamente negative, il caso di Catania è un affare a sé. La valutazione dell’adeguatezza al ruolo della persona è importante, poi è un problema di personalità anche dell’arbitro, se sei convinto della tua decisione la prendi.I casi di gol-non gol? Non è la mia attività ma spero si possa fare qualcosa a riguardo. Una cosa importante è che bisogna avere il coraggio di prendere decisioni impopolari.”

Qualche ultima battuta sempre sulla scelta di aggiungere arbitri: “Parliamo di Catania, lì l’assistente voleva dare un aiuto ma il guardalinee Maggiani non aveva capito bene quello che era successo perché nonostante Lodi avesse toccato il pallone, Bergessio era sempre in posizione regolare. Uguale è il caso del rigore alla prima giornata alla Juventus, gli input dei giudici di porta sono buoni, ma in entrambi i casi c’è l’errore del guardalinee. A breve comunque ci sarà un workshop con gli altri direttori europei per parlare dell’argomento. Meglio usare guardalinee al posto di veri e propri arbitri? Mah, non saprei, i segnalinee sono attenti alle piccolezze, ma gli abritri supportano meglio“.