2012

UEFA, ancora Platini: “Ottimo lavoro di Prandelli”

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UEFA PLATINI PRANDELLI DESCHAMPS BALOTELLI VERRATTI ANCELOTTI – Intervistato dai colleghi del quotidiano La Stampa, Michel Platini ha toccato diversi temi, nell’immediata vigilia della sfida tra Italia e Francia, in programma questa sera a Parma. Il numero uno dell’UEFA ha anche parlato dei tanti italiani presenti nel calcio francese, tra cui il giovane Marco Verratti: “Prandelli ha dato una mentalità offensiva sfruttando il blocco della Juve che giocava così in campionato. Ha avuto coraggio e ha sorpreso tutti. Poi se vinci o perdi cambia poco. Deschamps? È stata la scelta giusta per quello che Didier ha fatto in campo e da allenatore. In questo momento la Francia non ha giocatori di grande qualità, ma un buon gruppo. Deschamps dovrà mettere insieme le tessere del puzzle, vedremo. Balotelli bad boy? A me del bad boy non importa. Vedo quel che fa sul campo e lo apprezzo. Anche ai miei tempi c’era chi faceva cazzate, solo che non se ne parlava. L’apporto di Ancelotti al Paris Saint Germain? Per ora sta aiutando quello italiano visto quanti giocatori ha fatto arrivare a Parigi. Uno come Verratti, per esempio. Ha colpi interessanti. E il talento, nonchè l’età, per diventare davvero come Pirlo. L’assenza di Conte sulla panchina della Juve? In tribuna o in panchina poco cambia, c’è il telefono per comunicare con il vice. E poi il tecnico è fondamentale nella gestione del gruppo, ma durante la partita conta zero: sono i giocatori che decidono. Ho fatto entrambe le cose. La ventata di investitori stranieri nel calcio europeo? Non posso fermarla. Ma il calcio resiste da anni grazie all’identità tra il club e chi lo gestisce. Qual è il nesso tra il Qatar e il Psg? Per questo mi piacciono Real e Barcellona, per come conservano la loro identità. Come fanno le grandi famiglie italiane con i loro club.

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