Udinese, Zaccheroni cuore bianconero - Calcio News 24
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2009

Udinese, Zaccheroni cuore bianconero

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L’attuale commissario tecnico della nazionale giapponese Alberto Zaccheroni ha parlato del suo rapporto con l’Udinese, squadra che ha segnato nel profondo la carriera dell’allenatore romagnolo: “Io tifo Udinese. Perchè? Perchè il feeling con questa terra e questa Società  è stato qualcosa di incredibile. Sono stati i tre anni più belli della mia carriera da allenatore in un ambiente ideale per fare calcio. Quello che mi inorgoglisce particolarmente è che siamo stati, per così dire, la “cavia” da cui si è sviluppato il modello Udinese. Assieme alla famiglia Pozzo, infatti, abbiamo cambiato la filosofia della Società . Lasciando perdere giocatori in là  con gli anni e a fine carriera e puntando su giovani da valorizzare e con tanta “fame” di arrivare nel calcio che conta”. Alla guida del club friulano sono tante le soddisfazioni che l’attuale ct nipponico si è preso: “Quello che siamo riusciti a realizzare è qualcosa di unico. E ce l’abbiamo fatta perchè tutti hanno risposto alla grande, non hanno mai gettato la spugna e hanno sempre remato nella stessa direzione. Certo sarebbe facile dire che la differenza l’hanno fatta gli attaccanti, ma in quegli anni con gente come Bertotto, Calori e Pierini in difesa o la diga di Giannichedda e Rossitto era difficile, davvero difficile, passare. E i numeri, poi, dicono che la maggior parte di loro poi ha spiccato il volo per qualche grande squadra regalandosi una signora carriera. Poco da dire, eravamo davvero forti. Ogni partita leggevamo le dichiarazioni degli avversari che sostenevano di averci studiati. E poi regolarmente li sorprendevamo o meglio, come mi diceva sempre Paolo Poggi nell’intervallo: Mister anche oggi non ci hanno capito nulla!”. Alla carriera di Alberto Zaccheroni in bianconero resta legata la magica notte di Coppa Uefa che valse la vittoria sull’Ajax per 2-1 nella stagione 1997/98: “A pensarci mi vengono ancora i brividi “? conclude ‘Zac’ -. Quando sono uscito, nel prepartita, e ho visto il nostro stadio pieno all’inverosimile ho provato un’emozione intensissima. E poi in quello sventolio di 40 mila bandierine c’era tutto l’orgoglio e il senso di appartenenza dei friulani ad una terra e ad una squadra che sentono loro fin dentro le vene e che anche questo udinese acquisito ha imparato ad amare come un friulano doc”, le parole apparse su Udinese.it.