2016

Iachini: «Con Pozzo subito empatia»

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E sul Palermo: «Penso di essermi guadagnato la stima col lavoro»

Beppe Iachini ha l’esperienza giusta per svezzare potenziali fenomeni. Lo ha fatto con Mauro Icardi e Paulo Dybala e ora può riuscirci con Penaranda, che considera un attaccante dalle potenzialità indiscusse ma che deve lavorare molto dal punto di vista fisico. Ha una grande missione l’allenatore dell’Udinese: ricostruire. «Ricreare un gruppo. Da qui siamo partiti», ha dichiarato Iachini a La Gazzetta dello Sport, spiegando anche la scelta di Gino Pozzo di puntare su di lui: «Aveva notato il mio lavoro tecnico-tattico di questi anni. Sapeva che avevo valorizzato tanti giocatori. Quando mi hanno parlato, prima lui e poi il padre, sembrava che mi conoscessero da una vita. C’è stata subito empatia positiva. Mi hanno chiesto di dare la mentalità giusta, di far crescere il loro patrimonio».

SQUADRA DA RIFONDARE – Iachini ripartirà dal 3-5-2, un sistema di gioco che ha dato grandi risultati, ma potrebbe provare anche il 3-4-2-1. Quello che conta è riaprire un ciclo che sembra esserci chiuso dopo gli anni magici di Francesco Guidolin: «Il morale è importante e alcune corde sono da ritoccare. Però vedo i ragazzi vogliosi e disponibili». Iachini, che non esclude in futuro di tornare a lavorare nel Palermo, ha parlato del suo passato rosanero: «Penso di essermi guadagnato la stima col lavoro, i risultati e l’onestà. Sono arrivato in B con la squadra 13esima, abbiamo fatto una cavalcata trionfale fino in A e facendo un bel campionato. Ho valorizzato tanti calciatori. La promozione è il ricordo più bello». Iachini ha poi rivelato che per correttezza nei confronti del Palermo non ha chiesto giocatori rosanero all’Udinese, che del resto ha una politica ben specifica: puntare sui talenti. Testa al campo, perché al debutto in campionato c’è la Roma: «Sì, dobbiamo conoscerci prima possibile, iniziare con intensità. Ma Spalletti queste cose le sa. Speriamo anche in un po’ di fortuna».

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