L’allenatore: «Torino? Abbiamo battuto la squadra più in forma della Serie A»

«In questo momento non abbiamo tanto da dare alla Nazionale, eccezion fatta per Scuffet. E’ un dibattito interessante, proveremo a far crescere nuovi talenti». Andrea Stramaccioni, intervistato dai microfoni di ‘Sky Sport’, ha risposto all’appello di Antonio Conte sui pochi giocatori italiani titolari nelle squadre.

BUONA VITTORIA – In casa Udinese, intanto, è tornato il sereno: «Per noi è stato importante ieri vincere contro la squadra più in forma della Serie A, ci siamo e siamo tornati quello che eravamo prima. Dopo le buone prestazioni con Empoli e Juventus, siamo finiti in una fase di calo dovuta, probabilmente, al fatto di essere troppo lontani sia dalla salvezza che dall’Europa League. Ma adesso siamo sereni e 31 punti, con una gara in meno, è un buon bottino».

CRISI – Più difficile, invece, il momento che sta vivendo Inzaghi, che sta vivendo un caso simile a quello attraversato dallo stesso Stramaccioni ma sulla panchina dell’Inter: «Nel mio caso fu diverso, Moratti mi diede nove partite per conoscere una squadra e un gruppo, scegliendo di partire con me per progettare qualcosa che poi non è stato possibile realizzare per la cessione della società. Pippo è un amico e gli sono vicino, spero che superi questo momento perché ha qualità».

BANDIERA – Prima di chiudere, una battuta su Di Natale: «Mi auguro che Totò possa restare a Udine, uso la gara di ieri come esempio: Di Natale è il simbolo dell’Udinese ma anche di Udine. Da capitano, è entrato in doppia cifra e poi, in inferiorità numerica, per l’infortunio di Wague, si è messo a fare il centrocampista».