Hanno Detto
Udinese, Pozzo: «Voglio bene a questo club. Di Natale un simbolo»
Il proprietario dell’Udinese Pozzo ha parlato in vista dei 125 anni del club bianconero
Giampaolo Pozzo, proprietario dell’Udinese, in una intervista a Tuttosport ha parlato in vista dei festeggiamenti per i 125 anni del club bianconero.
HOBBY BIANCONERO – «Chiamiamolo un hobby, per semplificare la cosa. È un’attività extra che abbiamo messo in piedi perché siamo nati a Udine, perché abbiamo sempre voluto bene a questa società e perché l’Udinese rappresenta qualcosa di importante per il Friuli. Quando si è presentata l’opportunità di dare una mano, siamo partiti. Dopo 35 anni siamo ancora qui. E dire che credevo di essere solo di passaggio…».
125 ANNI DI STORIA – «La nostra terra ha tre simboli che sono patrimonio importante di tutti i friulani: la Brigata alpina Julia, le Frecce Tricolori e l’Udinese, una signora che porta bene i suoi anni. Le vogliamo bene, la teniamo bene e siamo anche educati: lunedì, per esempio, abbiamo fatto un bell’omaggio natalizio al Toro…».
ORGOGLIO – «Guardi quante società di calcio ci sono sull’A4, da Torino a Trieste. Ecco, l’Udinese in 125 anni non è mai fallita e questo mi sembra significativo in un mondo dove ci si scotta facilmente e bisogna sempre dormire con un occhio aperto».
PROPRIETA STRANIERE – «Mah, il calcio è sempre lo stesso, solo che adesso c’è questa moda… Però, ripeto, il calcio non è materia facile: se si dà una ripassata alla storia degli ultimi 50 anni si vede bene quanto sia complicato questo settore: noi, per esempio, siamo qui da 35 anni, mentre altre famiglie potenti hanno lasciato perché si sono stancate. E tutto il mondo è paese: guardi cosa è successo a Elton John: a un certo punto si è stancato di cantare per il Watford e se n’è andato. Prenda poi il Barça che per la Catalogna è come l’esercito: guardi i bilanci che ha e la sua classifica nella Liga. Questo per dire che il nostro è un mondo molto complicato e bisogna sapere lottare. Ma noi siamo sempre qua».
WATFORD – «Noi ci mettiamo la faccia e l’interesse è quello di mantenere tutte e due le squadre ad alto livello. Sa, in famiglia siamo un po’ così: dove va, un Pozzo per relax e divertimento prende una squadra. Prima eravamo in Spagna e abbiamo preso il Granada, adesso siamo a Londra e abbiamo acquistato il Watford. Io invece sto a Udine e resto al fianco dell’Udinese».
SPIRITO UDINESE – «Ne abbiamo avuti tanti di bravi tra allenatori e calciatori. Se nessuno si offende, farei due nomi: Di Natale e Zaccheroni. Antonio, oltre a essere stato un grande campione, quando gli è stato proposto di andare in una grande squadra, ha detto di no. Tra gli allenatori dico Zaccheroni perché è stato il primo a portarci in Europa. Di allenatori ne abbiamo avuti anche tanti scarsi però possiamo dire una cosa: abbiamo sbagliato quando li abbiamo presi, non abbiamo sbagliato quando li abbiamo mandati via perché non hanno combinato niente da nessuna parte».
GOTTI – «È un allenatore moderno che fa giocare bene la squadra e abbiamo fiducia in lui».