2009

Udinese, Pozzo: “Di Natale come Zico, Sanchez resta”

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Terapia del sorriso. La cura non è semplice, ma efficace. Basta battere i campioni del mondo. Metterli in ginocchio dominando un incontro intero. Come l’Udinese contro l’Inter. Per questo il patron bianconero Giampaolo Pozzo comincia la settimana gongolando: “Con quella di Zaccheroni, che arrivò terza, è la più bella Udinese degli ultimi 25 anni. Ai tempi di Bierhoff, Amoroso e Poggi, avevamo una squadra spettacolare, ma questa, se andiamo avanti così, sarà  ancora più divertente. La gara di ieri è stata uno spot per il calcio. Ma sono 5-6 partite che giochiamo davvero bene. L’Inter resta la squadra campione del mondo, solidissima e con un gran centrocampo. Però ieri ho visto un’Udinese strepitosa, incontenibile, divertente. Come con il Milan. Quel 4-4, ai rossoneri che subiscono così poco, dimostra quanto sia difficile per le difese avversarie prenderci le misure”. Vero, lo dimostrano i fatti. E i numeri potrebbero consentire di pensare in grande. “Meglio andare avanti alla giornata – continua Pozzo a Radio Anch’io Lo Sport – ora sono contento così”.

MERCATO CHIUSO “? Quella di ieri è stata anche la giornata di Totò Di Natale: 99 gol in A con la maglia bianconera. E parte il paragone con Zico: “Sono in dubbio su chi sia il migliore tra i due. Di Natale sta crescendo tecnicamente ogni anno di più”. Pozzo torna a parlare di mercato: “Ripeto, siamo chiusi per ferie, fino alla fine del campionato non succede nulla. Di Natale e Sanchez sono blindati fino a giugno. Totò poi ha ripetuto che vuole finire la carriera qui. A Udine nessuno è prigioniero, se fino ad oggi è rimasto lo ha fatto per una scelta spontanea. Per Sanchez vorrei tenere duro ancora almeno un annetto. Speriamo che la crisi ci consenta di ritardare l’uscita di certi campioni. à? ancora tanto giovane. Vediamo anche come vanno i risultati. I ragazzi sanno c’è l’occasione di fare qualche cosa di importante e non credo che in questo momento qualcuno voglia lasciare la società . L’Europa già  la conosciamo, se riusciremo a tornarci saremo felici, ma, ripeto, viviamo alla giornata”. Quindi fa i complimenti a Guidolin: “Con un punto in cinque partite era dura, ma conoscendolo e sapendo come lavora non avevo dubbi. Poi ci sono state circostanze sfortunate: con il Bologna abbiamo perso una partita che strameritavamo di vincere. Ma si vedeva che il lavoro era egregio e mancavano solo i risultati. Guidolin ha un contratto di due anni e spero di poter portare avanti con lui questo progetto. Mi auguro non ci siano disturbì esterni”. Un ultima battuta sul poco pubblico presente al Friuli nonostante tutto: “Il problema è che le televisioni hanno sovrastato la funzione dello stadio. In più il nostro è davvero poco ospitale, in inverno c’è gran freddo e tanta pioggia. Stiamo lavorando per renderlo più raccolto, coperto ed adatto al calcio”.

Fonte | Gazzetta.it

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