2017
Udinese, nuove gerarchie da stabilire in attacco
Nonostante l’1-0 al Genoa, per l’Udinese rimangono alcuni punti interrogativi, dall’attacco alle prospettive di questa stagione
Finalmente i tre punti: dopo le sconfitte contro Chievo e Spal, l’Udinese aveva bisogno di una boccata d’ossigeno. E ne aveva ancora più bisogno dopo la sorpresa dell’ultima giorno di mercato, che ha visto Cyril Théréau lasciare il Friuli per trasferirsi alla Fiorentina. Ed è proprio l’attacco il punto cruciale del futuro bianconero, perché in questo momento nessuno dei quattro gol realizzati in tre giornate è arrivato a firma di un attaccante. Nonostante la presenza in rosa di Perica, Maxi Lopez, Lasagna e Bajic, l’unico attaccante a esser andato a segno per l’Udinese è stato proprio Théréau, che però è già andato a segno con la Fiorentina nella trasferta di Verona contro l’Hellas.
PROBLEMI – Questo è indice non solo di un mercato in chiave minore per l’Udinese, ma anche di un lavoro faticoso per Delneri, perché bisognerà trovare la coppia giusta per l’attacco friulano: Maxi Lopez è arrivato da poco, Perica ha fatto bene l’anno scorso, Lasagna è frutto di un investimento importante e Bajic è rinomato per quello che ha fatto in Turchia, ma va testato in Italia. E mentre ci sono i misteriosi 90′ di panchina per Fofana, c’è anche da notare il mercato della squadra bianconera, non più abituata a vendere a grandi cifre (l’ultima cessione eccellente è stata quella di Zielinski nell’estate 2016: 14 milioni di euro dal Napoli): viene forse da dire che – con una Serie A a 20 squadre e diverse squadre già in guai peggiori dell’Udinese – forse i Pozzo han voluto prendersi un rischio e pensare a una salvezza tranquilla con un bilancio che possa respirare un po’.