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Udinese, Nani spiega: «Calciomercato, Sanchez, Thauvin e i torti arbitrali. Ecco come stanno le cose»

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Gianluca Nani, Group Technical Director dell’Udinese, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione tra Sanchez, arbitri e calciomercato

Gianluca Nani, Group Technical Director dell’Udinese, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione a TV12: tra gli ultimi torti arbitrali, mercato e il recupero definitivo di Sanchez.

LE PAROLE «Mercato? Preoccuparsi direi proprio di no, la famiglia Pozzo ha dimostrato negli anni di saper rimpiazzare degnamente anche eventuali partenze. Il progetto per gennaio è di non far partire i giocatori più richiesti e con più mercato, vogliamo dare spazio a ragazzi chiusi dalla rosa ampia, ma sempre nell’ottica di tornare poi da noi. Muovendo qualche giocatore fuori per mandarlo a giocare vogliamo dare maggiore spazio a coloro che restano. Non vogliamo intervenire in nessun ruolo a meno di cambiamenti improvvisi, l’idea è di un mercato tranquillo e di preparare il mercato di giugno. Se siamo fortunati magari anche qualche giorno prima, Sanchez sta finendo il percorso, diventa ora una questione di preparazione fisica, ha saltato la preparazione, sono sei mesi che non gioca. Ora deve rimettersi in forma. Non lo vedo lontanissimo. Thauvin? Non ci siamo tecnicamente ancora seduti, ma il capitano è un giocatore importante, lui sta bene qui con noi e noi siamo contentissimi di lui. Senz’altro è un argomento che affronteremo presto, penso che quando due parti si incontrano, stanno bene e hanno la stessa volontà poi una soluzione si trova. La mentalità vincente ti deve portare a cambiare subito dopo la partita la rotta, secondo noi però era giusto far notare certi aspetti. Non ci sono però dubbi sulla buona fede, non vorrei parlare più di arbitri. Ci siamo fatti sentire chiedendo maggiore attenzione, non c’è nessuna volontà di fare polemiche gratuite, le disattenzioni e gli errori capitano a tutti, adesso speriamo di non parlarne più, non dev’essere mai un alibi, dobbiamo essere più forti anche di questi errori. Dobbiamo vedere cosa possiamo fare noi senza trovare scuse, però se c’è qualcosa, secondo noi, di ingiusto lo si fa notare, poi si volta pagina e si va avanti».

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