Hanno Detto
«Udine e l’Udinese contro il razzismo: Maignan nostro cittadino onorario»
Le parole di Alberto Felice De Toni, sindaco di Udine, dopo i cori razzisti subiti da Mike Maignan in Udinese-Milan
Alberto Felice De Toni, sindaco di Udine, a La Gazzetta dello Sport ha raccontato le iniziative che la città vuole intraprendere con l’obiettivo di dimostrare che il razzismo non fa parte del tessuto civile e culturale del luogo.
CITTADINANZA ONORARIA A MAIGNAN – «Di Natale ha avuto il sigillo d’oro e comunque ci si può pensare. Ma questa è tutta un’altra storia ed è quello che la gente deve comprendere. É emersa un’accusa di razzismo a una città che razzista non è. É un comune che, per statuto, si ispira a valori di democrazia, solidarietà. Offrire la cittadinanza a Maignan mi sembra un modo forte per esprimere solidarietà all’uomo. Lui ha avuto il coraggio di lasciare il campo. Spero che Mike, al quale ho mandato un messaggio vocale, possa diventare il simbolo della lotta al razzismo. Bisogna unirsi alle persone, qui non parliamo di calcio, ma di persone».
DIALOGO CON IL MILAN – «Sì, ci siamo subito attivati con il Milan e la fondazione. Erano felici. L’idea è collaborare e organizzare. L’assessora allo sport Chiara Dazzan è attiva e sensibile su queste tematiche. E vogliamo invitare Maignan a Udine».
L’UDINESE – «Il vice presidente Stefano Campoccia è sembrato entusiasta. L’Udinese vuole prendere le distanze dal razzismo e collaborare a tutti i progetti che metteremo in atto».
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