2013

Udinese, Merkel: “Stoccarda, attenta alla Lazio”

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UDINESE LAZIO STOCCARDA MERKEL – Il quotidiano tedesco Stuttgarter Zeitung ha intervistato l’attuale centrocampista dell’Udinese, Alexander Merkel, che ha toccato alcuni temi inerenti alla prossima sfida di Europa League tra la Lazio e lo Stoccarda, visto che il tedesco ha fatto le giovanili nel club teutonico: La Lazio è una squadra molto forte, che gioca bene palla a terra e non getta via il possesso con palle lunghe. Sicuramente il giocatore più temibile è Hernanes, il gioco ruota attorno a lui e, per fortuna dello Stoccarda, mancherà il cecchino Klose. Questo potrebbe essere un vantaggio. La Lazio in Italia viene vista come una grande squadra, con giocatori di fama e qualità internazionale”.

L’ex calciatore di Genoa e Milan, poi, parla della questione relativa alla disputa del match a porte chiuse: “Nelle partite che ho giocato contro la Lazio non ho mai visto accadere episodi di razzismo. Sicuramente hanno una tifoseria calda, ma non ci sono mai stati problemi. La curva della Lazio è nota per essere un ambiente particolarmente animato, supportano il club in maniera molto attiva e coinvolta. Non ho mai notato determinati eccessi da parte della tifoseria. È un peccato però quando si evidenziano problemi del genere, le persone sembrano non capire che la violenza ed il razzismo portano danni a tutti, ignorano questo fatto e sono incorreggibili. Dispiace per la gara a porte chiuse, l’atmosfera sarà sicuramente diversa, ma una decisione andava presa. Sarebbe stato meglio sfruttare il dialogo, piuttosto che una squalifica diretta, ma non c’era il tempo ed è stata presa azione diretta.”

Infine, la conclusione di Merkel: “Se la Lazio fa abbastanza per risolvere il problema? Dall’esterno è difficile poter dare un giudizio. Ciò che è chiaro è che non è una cosa positiva per la reputazione del club. Si tratta comunque solamente di qualche idiota che, sporadicamente, decide di dare sfogo alla propria stupidità. Non è la prima volta che si gioca una gara a porte chiuse per motivi di questo genere. La gente magari non pensa che sia un atto da punire pesantemente, come invece avverrebbe in Germania”.

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