2013

Udinese, Maicosuel: «Voglio scrivere un’altra storia»

Pubblicato

su

O Mago: «Gudolin? un tecnico con molta esperienza»

MAICOSUEL UDINESE – Dal rigoraccio a cucchiaio alla fiducia di Guidolin, Maicosuel quest’anno ha ben iniziato la sua stagione e lo sta dimostrando ogni partita sempre di più. Oggi O Mago ha parlato a Udinese Channel e vi riportiamo le sue parole riprese integralmente dal sito bianconero: «Volevo scrivere un’altra storia con la maglia dell’Udinese. Mi piaceva il 70; anche mia figlia mi ha consigliato questo numero e così l’ho scelto. Sono molto felice qui, soprattutto per il grande affetto che mi dimostrano i tifosi. Mi ha sorpreso di come loro abbiano continuato a volermi bene nonostante quanto successo con quel rigore. Mister Guidolin ha tantissima esperienza. Io devo lavorare su quello che mi dice lui per crescere e migliorare”.

CONCRETEZZA «Si, è vero. Anche il mio procuratore me lo dice sempre. Non ho l’istinto di tirare tanto per tirare appena vedo la porta. Cerco sempre di tirare solo quando sono sicuro di segnare. Per questo tiro poco e preferisco fare dribbling o assist. La posizione che prediligo è quella di trequartista, ma mi adatto bene dove vuole il mister. Quello che più conta per me è giocare per questo grande club. Giovane? Non mi ci sento perché sono circondato da giocatori giovanissimi. Zielinski e Bruno Fernandes hanno molto talento. Zielinski, dopo Di Natale, è il più tecnico della squadra».

MILAN E ROMA «E’ molto brutto giocare senza tifosi, perché con lo stadio pieno è sempre più bello scendere in campo. I tifosi, ripeto, sono stati importantissimi. Dopo quel rigore sbagliato ho visto chi mi voleva veramente bene. Poi non è una cosa che dimentichi e vai avanti. E’ una cosa che ti rimane in testa, ma che mi ha dato la spinta di scrivere quest’altra pagina di storia. Ora voglio ripagare l’affetto dei tifosi e farmi acclamare per i gol e per le belle giocate. Dopo il Milan avremo la Roma, che ora è la squadra da battere. Ma me lo aspettavo. Sono molto forti e belli da vedere. Dovremo fare il massimo quando lo affronteremo»

C’ERAVAMO TANTO AMATI – «Il Botafogo è stato molto importante per me. Più loro per me che io per loro. Mi hanno dato fiducia e mi hanno fatto diventare quello che sono adesso. Ora voglio ripetere quello che ho fatto lì qui a Udine. Per me è una cosa importantissima. Hoffenheim? Anche in Germania sono cresciuto molto, anche se, rispetto all’Italia, mi sono trovato meno bene per la lingua tanto difficile e per una cultura molto diversa. Qui, invece, mi trovo davvero molto bene».

Exit mobile version