Serie A
Buon compleanno a… Lorenzo Lucca
Oggi è il compleanno di Lorenzo Lucca, tornato in Italia dopo una stagione passata in Olanda all’Ajax
Oggi Lorenzo Lucca compie 23 anni. Vale la pena osservarne il percorso, anche per smentire una volta per tutte chi racconta come i giovani, nel calcio come altrove, come eterni bamboccioni incapaci di uscire dalle comfort zone che li proteggono per evitare di crescere. Da ragazzino si impone nell’Atletico Torino ed era talmente importante per la squadra che la società aveva deciso di infrangere le regole e lo ha fatto giocare due volte nello stesso giorno. Il Toro punta gli occhi su di lui, lo prende, lo manda in prestito al Vicenza, poi a Brescia e lì diventa il protagonista del campionato Primavera. Poi, però, lo riporta a casa e decide che non è più il caso di puntare su di lui. Il ragazzo rinasce a Palermo, si guadagna la Serie B da giocare con il Pisa e finisce nel mirino nientemeno che dell’Ajax. A volerlo è Huntelaar, che attaccante è stato e di quel mestiere ne capisce. Nel frattempo, le sue caratteristiche fisiche, ancora più probabilmente del merito delle prestazioni, fanno immaginare che uno come lui sia utilissimo alla causa azzurra. Dopo il fallimento della mancata partecipazione al Mondiale, La Gazzetta dello Sport ne preconizza la salita dall’Under 21 alla Nazionale maggiore.
In Olanda Lorenzo vi arriva con una grandissima carica e un riferimento ideale che segue da tempo, come racconta a SportWeek: «Quella dell’Ajax è una maglia unica, con un peso specifico enorme, che merita rispetto e dedizione, vestita da grandissimi campioni, tra cui anche il mio idolo Ibrahimovic. Quando ero piccolo guardavo e riguardavo i suoi video e anche adesso, a volte, mi capita di farlo prima delle partite. É il mio modello, la mia più grande fonte d’ispirazione». Il problema è che la squadra pratica un calcio che non esalta le sue qualità aeree, oltre al fatto che di attaccanti ce ne sono a bizzeffe in rosa e di una certa qualità, dal centravanti puro Brobbey al falso nove Kudus. Le occasioni sono realmente poche, ma Lucca qualcuna la sfrutta. Come nel big-match con il Psv: entra in campo e mette dentro un pallone che il futuro interista Klaassen non sfrutta a dovere. E con il Vitesse colpisce di testa, come ci si aspetta da uno come lui. Per il resto, tanta panchina a guardare gli altri e molte partite nella B olandese, a giocare nel Jong Ajax.
Lucca che succede? Dagli occhi delle big sul mercato all’Ajax Youth
Frustrato dall’Erasmus a singhiozzo che sta facendo? Tutt’altro. A marzo a Mola Tv esprime la sua soddisfazione: «Qui ad Amsterdam mi trovo molto bene. La città è molto bella e devo solo pensare a stare tranquillo e ad aiutare i miei compagni quando il tecnico mi chiama in causa. Vorrei essere riscattato dall’Ajax per rimanere qua e fare goal. Futuro? Il mio futuro non è in Italia». Lorenzo si sbaglia. In Serie A l’attenzione nei suoi confronti è alta e arriva da diversi club, segno che le potenzialità sono ancora inespresse ma la credibilità è tutt’altro che in calo.
Ajax-Lucca, in estate sarà addio: Sassuolo e Bologna ci pensano
Ancora una volta, la soluzione è temporanea: prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni, è questa la formula con la quale l’Udinese si accorda con il Pisa per avvalersi delle sue prestazioni nella stagione 2023-24, con l’obiettivo magari di puntare definitivamente su di lui in futuro, a maggior ragione se riuscirà a fornire garanzie di rendimento, oggi che uno spazio al centro dell’attacco si è creato con la cessione di Beto in Premier League alle ultime battute del mercato.
Calciomercato Udinese, ci siamo per Lucca: è fatta per l’attaccante
Se il buongiorno si vede dal mattino, Lucca dalla finestra in Friuli vede il sole. Segna in Coppa Italia con il Catanzaro, al suo debutto: «Il mister Andrea Sottil in allenamento sprona noi attaccanti a muoverci in coppia, appena ho visto la palla toccata da Marley Aké sono partito in profondità per il passaggio di Oier Zarraga». Nell’azione concentra limiti e virtù in maniera emblematica: a campo aperto avanza con una conduzione di palla tutt’altro che perfetta, per poi estrarre un raffinatissimo pallonetto una volta arrivato a tu per tu col portiere. Già in ritiro ha detto di sentirsi «migliorato tanto sotto il punto di vista della concentrazione» durante l’anno olandese. Adesso ha un’occasione davanti davvero importante per emergere, con l’assist a Salerno per la rete di Samardzic ha mostrato che può connettersi bene con i compagni.