2009

Udinese, Guidolin: “Vorrei Sanchez come trequartista”

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L’Udinese ha svolto il lavoro di rifinitura sui campi del centro sportivo “Bruseschi” prima di partire alla volta di Brescia. Il tecnico bianconero Francesco Guidolin ha fatto il punto della situazione alla vigilia della trasferta al “Rigamonti”. “Questa settimana ho visto Denis in netto miglioramento. Aveva e ha bisogno di giocare, l’amichevole di sabato scorso gli ha dato sicuramente ritmo e la possibilità  di mettersi alla prova. E’ nella lista dei convocati e deciderò se utilizzarlo o meno. Ormai è pronto”.

Sono stati ben dieci i bianconeri convocati dalle nazionali dei loro paesi per gli impegni di qualificazione ai rispettivi tornei continentali: “Quando i ragazzi tornano tra giovedì e venerdì è sempre complicato. Spesso arrivano dopo viaggi lunghissimi e per loro è difficile riprendere il passo con la realtà  che viviamo qui. Le loro condizioni dipendono molto dal carico di lavoro che hanno svolto e se hanno giocato o meno. Non è mai una situazione facile da gestire, ma tutti hanno cercato di mettersi alla pari degli altri. Inler è tornato presto, ma con il bisogno di smaltire il carico delle due gare che aveva giocato con la Svizzera dal primo all’ultimo minuto”.

Gli esperimenti sulla nuova posizione in campo del “Nino Maravilla” non sono mancati: “Quest’anno abbiamo provato a farlo giocare in un ruolo che non era abituato a coprire. Bisogna cercare di insegnarli qualcosa che non sa. Semplicemente lavoro su una modifica alla posizione che lui ha sempre occupato. Vorrei che giocasse dietro le punte, che facesse il trequartista leggermente spostato a destra. Sa saltare l’uomo, ha gran velocità  e riesce a spaccare le difese avversarie. Se si riesce a dargli maggior disciplina tattica tutti ne trarranno beneficio, lui per primo. Adesso sta meglio fisicamente ed è più brillante rispetto a qualche settimana fa. Deve convincersi che il calcio non è solo istinto. Il trequartista non è necessariamente l’uomo dell’ultimo passaggio, ma può anche essere colui che ti crea la superiorità  numerica. Mi viene in mente Kakà “.

L’avversario, il Brescia di Iachini, è di quelli da prendere con le molle: “Una squadra temibile che ha superato Palermo e Roma in casa e che gode di un’ottima classifica. Il Brescia ha alle spalle un percorso di vita che accomuna i suoi giocatori. Si sono conquistati la promozione in Serie “A” sul campo e faranno di tutto per difendersi il regalo che risono fatti. Tra i biancoblu ci sono giocatori di qualità  e con gamba. Conosco lo spirito che può avere una neopromossa perchè l’ho provato sulla mia pelle. Noi ci auguriamo di fare progressi, molto dipende da come affronteremo la partita, dall’atteggiamento e dalla spirito con cui scenderemo in campo. Voglio che ci sia umiltà  nell’affrontare un avversario con più punti di noi. Durante la settimana li abbiamo studiati molto, ma non abbiamo mai fatto riferimento all’amichevole di agosto. A Salò era praticamente impossibile giocare a calcio”.

Le squadre di mister Gudolin in trasferta si sono sempre fatte valere: “In ogni campionato ho conquistato almeno tre vittorie esterne. Con l’Udinese di dodici anni fa furono sette, come con il Palermo. Non mi è mai piaciuto fare proclami, servono solo a caricare ulteriormente l’avversario. Predico invece umiltà , coraggio e rispetto dell’avversario. Al Brescia mancherà  Diamanti, è vero, ma Iachini ha tutte le carte in regola e le conoscenze per ovviare a una defezione così importante”

Fonte | Udinese.it

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