2013

Udinese, Guidolin: «Spero in porte aperte contro il Milan»

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MILAN UDINESE GUIDOLIN – Francesco Guidolin non ci sta. Il tecnico dell’Udinese, nella conferenza stampa odierna, commenta la decisione del Giudice Sportivo di giocare a porte chiuse e di squalificare il campo del Milan per cori razzisti. L’allenatore del club friulano vorrebbe vedere un San Siro colmo di gente e si augura che gli organi federali possano rivedere la loro decisione.

LE DICHIARAZIONI – Queste le dichiarazioni di Guidolin riportate dal sito ufficiale dell’Udinese: «Mi auguro che questa decisione possa essere rivista – commenta il tecnico bianconero nella conferenza stampa prima della ripresa dei lavori -. Non voglio entrare nel merito della normativa, ma non si può penalizzare un’intera tifoseria per colpa di una frangia ristretta. Immagino siano già stati fatti tutti gli studi del caso e confermo la massima durezza verso chi si comporta male, però non trovo giusta questa squalifica. Il calcio senza pubblico non è calcio e questa norma non è corretta. Noi non avremmo alcun vantaggio da questa situazione, mi auguro che San Siro sia pieno di gente».

MIGLIORARE IN TRASFERTA…COL 4-3-2-1 – Guidolin ha poi fatto un bilancio di questa prima parte di stagione e del nuovo modulo, utilizzato contro il Cagliari, il 4-3-2-1: «L’aspetto che più mi ha deluso in questo avvio è l’atteggiamento in trasferta. Nelle passate stagioni abbiamo raccolto sette successi in media a campionato lontano da Udine. E’ difficile rimanere su questi livelli, ma è giusto pretendere prestazioni migliori. 4-3-2-1? E’ un sistema in cui la punta e i tre giocatori alle spalle lavorano molto per la squadra e aiutano anche in fase difensiva. Per Basta sarebbe il modulo adatto perché è un centrocampista con spiccate doti offensive».

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