Udinese, Guidolin: "Dobbiamo ancora crescere molto" - Calcio News 24
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2009

Udinese, Guidolin: “Dobbiamo ancora crescere molto”

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L’Udinese ricomincia da sette. Sette punti infatti rappresentano il bottino che i bianconeri sono stati capaci di accumulare nelle ultime tre partite di campionato. Due vittorie e un pareggio, due gol realizzati, ma soprattutto zero subiti. Una squadra che sembra aver fatto del cinismo la sua arma migliore, proprio come chiedeva il tecnico Guidolin alla vigilia di questo trittico di gare.
“Però siamo ancora lì in basso e questo ci fa soffrire “? esordisce il tecnico di Castelfranco in conferenza -. Dobbiamo crescere ancora molto per cercare di toglierci da una situazione di classifica che fa star male noi e i nostri tifosi. Essendo partiti male non dico che non possiamo più permetterci passi falsi, ma che ne basta uno per ricacciarci indietro. La vittoria col Brescia ci spinge a lavorare con entusiasmo, ma dobbiamo riconoscere con onestà  e senso della realtà  che torneremo a vincere fuori casa se giocheremo come a Bologna o a Genova piuttosto che come a Brescia. La classifica non è bella, ma nemmeno brutta come prima. Ora dobbiamo tenere la testa piegata sul manubrio, spingere e risalire”.

L’ultima vittoria esterna dei friulani risaliva all’11 aprile dell’anno scorso quando sbancarono l'”Ardenza” di Livorno con reti di Sanchez e Di Natale: “Aver vinto fuori casa è la cosa più importante che ci deve restare di domenica. Ora però dobbiamo cercare di tornare a giocare bene perchè sono convinto che il nostro futuro passerà  attraverso il nostro modo di giocare”.

Il capitano Antonio Di Natale è fermo a una marcatura stagionale: “Se una squadra costruisce poco in fase offensiva dipende da tutti, non da un singolo o dal reparto. Lo stesso discorso vale se si subisce troppo. Totò è un giocatore fondamentale per classe e qualità . Tutti i ragazzi hanno vissuto una giornata poco positiva domenica. Probabilmente il numero dieci paga anche lo spreco di energie nervose nel precedente campionato e nel mondiale sudafricano. La stagione immediatamente successiva alla Coppa del Mondo non è facile per nessuno. Resto convinto che anche quest’anno apprezzeremo le sue giocate. Un giorno mi ha detto una cosa molto bella e intelligente, che dimostra la sua sensibilità , intelligenza e disposizione verso il gruppo: “?Sono qui per fare prestazioni di qualità ‘. Lui vuole il bene dell’Udinese e non ci sarà  mai un caso se non partirà  dal primo minuto o se verrà  sostituito a gara in corso”.

In casa Udinese si guarda già  al futuro che si tinge di rosanero. Il Palermo rivelazione del campionato sarà  infatti ospite al Friuli domenica prossima alle ore 15,00. “La vittoria con il Brescia ce la teniamo stretta perchè sappiamo di non aver rubato niente a nessuno. Non siamo stati brillanti come in altre occasioni, abbiamo sbagliato diversi passaggi e abbiamo lasciato giocare troppo i nostri avversari. Sappiamo che una prestazione di questo tipo non basterà  contro il Palermo di Delio Rossi. I siciliani sono in gran salute, hanno una gran padronanza del gioco e hanno conquistato nove punti negli ultimi tre incontri con prove di autorità “.

La diga difensiva bianconera continua a non far filtrare nulla. Sono saliti a 270 i minuti di imbattibilità  della porta di Samir Handanovic: “Il dato della solidità  difensiva è ancora provvisorio. Tre partite senza subire gol sono troppo poche per dire che siamo migliorati. E’ vero che non abbiamo concesso grandi occasioni, ma non siamo riusciti a prevenire situazioni potenzialmente dannose. Bisogna migliorare in tutti i settori e trovare la giusta intensità  nello sviluppo delle due fasi, di possesso e di non possesso palla”.

La rivelazione di questo inizio di campionato si chiama Javier Pastore. L’attaccante isolano è già  andato a segno in quattro occasioni: “Il trequartista argentino è un giocatore bello da vedere e di gran prospettiva. Il Palermo, come la Fiorentina, sta seguendo la strada tracciata dall’Udinese anni fa e questo ci deve inorgoglire molto. Il Palermo da 5-6 anni è cresciuto più di chiunque altro in Serie A: mancava da 32 anni nella massima serie e ora è stabilmente nelle posizioni di vertice o quasi. Bisogna dare gran merito al lavoro di Zamparini e di Foschi (ora al Padova ndr). Se non si fosse infortunato Amauri quando sedevo io sulla panchina rosanero, ci saremmo qualificati per la Champions League. Terminammo la stagione al quinto posto giocando le ultime gare del girone di andata e tutto il girone di ritorno senza l’attaccante brasiliano. Un elemento devastante come lo è Pastore adesso e come lo è stato Miccoli l’anno scorso”.

Tra le armi a disposizione di Delio Rossi anche un parco di tiratori micidiali che hanno fatto molto male al Bologna: “Dobbiamo sviluppare anche noi questa peculiarità  perchè abbiamo gli elementi per farlo. Mi farò spiegare da Delio Rossi, che oltre ad essere un ottimo allenatore è un amico, come fare (ride)”.

L’ultimo pensiero è per “El Tanque” Denis, impiegato per la prima volta in questo inizio di stagione: “Ho ritenuto fosse arrivato il suo momento perchè in settimana si era ben comportato. Ha pagato la giornata di appannamento generale”.

Fonte: udinese.it (sito ufficiale)