2009
Udinese, Guidolin: “Ci aspetta l’ultima tappa”
Comincia la settimana di lavoro che porta alla partita più importante di tutto l’anno. L’Udinese è alle porte del Paradiso dopo essersi trovata, con un punto nelle prime cinque giornate, sulla soglia dell’Inferno. Caso curioso le zebrette si ritrovano a chiedere il lascia passare per la Champions al peggior cliente possibile, il “Diavolo” fatto squadra: il Milan Campione d’Italia.
L’Udinese è in fuga e la Lazio insegue. Mister Guidolin, riuscirete a sfuggire ai biancocelesti?
“Affrontiamo il Milan, la squadra che nel girone di ritorno ha fatto meglio di tutti. Ha meritato di vincere lo scudetto perchè è stata la più forte. Si tratta della salita più dura che ci sia, avversario più difficile non ci poteva capitare. E’ tutto ancora in gioco, il nostro destino si deciderà al fischio finale”.
Il cammino di questa stagione ricalca quello dell’Udinese di Spalletti.
“Ai numeri e ai record pensiamo alla fine. La mia mente è proiettata sulla partita di domenica”.
Che Milan si aspetta di vedere al Friuli?
“Devo pensare alla mia squadra, come ho sempre fatto. Dobbiamo puntare sui noi stessi e preparaci bene. Spero di avere tutti i ragazzi a disposizione. Sappiamo di dover tirar fuori il meglio da noi stessi: ci servono carica e cencentrazione”.
Contro il Chievo un solo bianconero è stato ammonito: lo svizzero Abdi. E’ un segnale di ritrovata serenità ?
“Abbiamo affrontato la gara contro il Chievo con il temperamento giusto. Voltiamo pagina e non pensiamoci più”.
All’andata Udinese e Milan misero in scena un sublime spettacolo di calcio. Al “Meazza” finì 4-4. E’ possibile ripetersi?
“Quella di San Siro fu un’Udinese scintillante, bella e veloce. Da allora il Milan ha preso solo sette gol”.
38 punti nel girone di ritorno sono un record per l’Udinese.
“Abbiamo fatto bene anche noi, ma il Milan rimane più forte”.
Avere due risultati su tre a disposizione può essere una lama a doppio taglio?
“No. Dobbiamo giocare nello stesso modo di sempre”.
Danno fastidio le voci di mercato alla vigilia di un match così delicato?
“Mi lasciano indifferente. Siamo tutti concentrati sulla gara di domenica”.
E’ riuscito a staccare la spina nel giorno di riposo?
“No, non è possibile in questo momento. Al termine del match di Verona ho subito cominciato a pensare che abbiamo bisogno ancora di un punto. Ho fatto un po’ di chilometri in sella alla mia bici, ma la testa ritorna sempre lì”.
Come sta Abdi, uscito dolorante dal Bentegodi?
“Si è trattato di un affaticamento. Oggi valutiamo ogni singola situazione”.
I tre punti di Verona sono tre mattoni fondamentali?
“Contro gli scaligeri abbiamo offerto una prova da squadra matura e consapevole. Dai più anziani me l’aspettavo, ma ho ricevuto grandi risposte anche dalla linea verde”.
C’è la possibilità di rivedere Sanchez in bianconero l’anno prossimo?
“E’ una domanda da rivolgere alla proprietà . Vi posso dire con certezza che l’Udinese non ha bisogno di vendere i migliori giocatori”.
Fonte: Udinese.it