2013
Udinese, Di Natale: “Non so se continuerò”
UDINESE DI NATALE – Intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, Antonio Di Natale ha ammesso che questa potrebbe essere la sua ultima stagione da professionista. Il capitano-bomber dell’Udinese ha fatto capire di non sentirsi più a proprio agio con i ritmi molto intensi, ai quali sono costretti i calciatori negli ultimi tempi: “Non sento l’età, ma, dopo 20 anni di calcio, gli allenamenti cominciano a pesarmi. La partita mi diverte ancora tantissimo. A giugno deciderò. Voglio fermarmi e pensare alla soluzione migliore. Bisogna sempre trovare gli stimoli giusti. Se voglio fare l’allenatore? È vero che ho finito il corso di terza ed è stata un’esperienza bellissima. Mi sono divertito. Ma chi pensa che io voglia prendere una panchina di A sbaglia. Voglio insegnare, voglio allenare i piccoli, partendo dalla mia esperienza. La stagione in corso? Ai 20 gol tengo. Ma mi creda: penso molto più alle 11 partite che mancano da qui a maggio. Saranno davvero 11 finali. Ora che abbiamo raggiunto quota 40 giochiamo più sciolti, più tranquilli. La squadra è migliorata e c’è un grande Allan, il nuovo arrivato che più mi ha impressionato. Ci hanno frenato l’inesperienza dei giovani, la sfortuna e gli infortuni. Penso a Pinzi, per l equilibrio che ci dà, ma pure a Benatia e Lazzari. Un pensiero per Totti? Francesco è un campione. E colgo l’occasione per fargli i complimenti per il traguardo raggiunto. Spero ne faccia altri 50. Abbiamo un bel rapporto, magari porterò la sua maglia a mio figlio Filippo e mi viene da pensare che siamo rimasti in pochi. Io, lui, Buffon, Pirlo. Francesco vede il gioco come pochi, sa dove mettere la palla. È stato un peccato non giocare con lui in Nazionale, ci siamo soltanto allenati insieme.“