Hanno Detto
Udinese, Cioffi: «Meritavo di allenare in Serie A. Ora la salvezza»
L’allenatore dell’Udinese Cioffi ha parlato dei primi mesi come allenatore di Serie A
Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato dei suoi primi mesi come allenatore di Serie A.
RIPARTIRE – «Da queste basi: Mentalità, sacrificio, gioco. Mi aspetto una Lazio che vuole vincere, ma ho molta fiducia nell’Udinese».
MERITARE LA SERIE A – «Sì, con umiltà dico di sì. Sennò la squadra non me la davano. Poi aggiungo: ogni giorno c’è da imparare».
ZACCHERONI – «Premesso che ho imparato da tutti, Di Carlo è un animale da lavoro. Zaccheroni è un genio umano. Ha un’umanità difficile da trovare».
IL TU – «Quasi tutti hanno scelto la via del mister, ma qualcuno capita, perché da vice ero Gabriele. Quel che conta è il rispetto che non sta nel lei».
DEULOFEU – «E’ uno dei più facili da gestire, perché è un gran professionista e un campione. Lui sta aiutando i compagni, i compagni aiuteranno lui. Può fare tutti i ruoli in attacco».
CRISI BETO – «Ha passato, durante il Covid, due settimane a casa tra tapis roulant e bike. Ne ha risentito. Ma parliamo comunque di un potenziale campione che arriverà in doppia cifra».
ZEEGELAAR – «Meritava di essere riscoperto. È un gran giocatore. Mi ha dato la disponibilità in quel ruolo e i risultati si vedono».
RITORNARE ALL’ESTERO – «Forse tra 5-6 anni. Io guardo solo l’oggi. Ma un desiderio c’è: ritornare da Agliana a Firenze. Con la famiglia. Amo la mia Firenze, sono cresciuto in piazza Beccaria. Io sono un passionale».