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2018

Udinese, cosa si aspettano le grandi da Jankto e Barak

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Antonin Barak

Sono i gioielli che fanno volare l’Udinese di Oddo: Jakub Jankto ed Antonìn Barak. Con la sessione invernale di calciomercato che…

La cura Oddo si è rivelata rivoluzionaria: Udinese dai bassifondi della classifica alla vista sull’Europa in men che si dica. I bianconeri, sotto la nuova gestione tecnica, hanno perso soltanto in avvio per mani del Napoli di Sarri: poi la serie di cinque vittorie consecutive che hanno dato lustro alla classifica, prima del recente pareggio ottenuto sul campo del Chievo. Forse la prestazione meno convincente della pagina Oddo. Udinese che ora si ritrova all’ottavo posto della Serie A, a soli due punti da una qualificazione all’Europa League che sotto la guida Delneri appariva assolutamente impensabile. Espressione collettiva ed affermazioni individuali: più di tutte le altre brillano le stelle di Jakub Jankto e Antonìn Barak.

Chi è Jakuk Jankto

Classe 1996, Jakub Jankto ha già timbrato cinque volte il cartellino, in una stagione in cui ha messo a referto anche sei assist: poco da aggiungere dunque sulla capacità che questo calciatore ha nel rendersi pericoloso nella metà campo avversaria. Trova la porta avversaria grazie ad un sinistro chirurgico, ha nel suo repertorio la lettura del gioco: ragion per cui ne fa parte e si dimostra all’altezza anche nel suggerimento per gli attaccanti. Centrocampista moderno ed evoluto per definizione: oltremanica lo definirebbero box to box, ossia un interprete in grado di recuperare il pallone nei pressi della propria metà campo ed attivare immediatamente una transizione di gioco. Seguire l’azione in caso di scarico ad un compagno, in modo tale da rendersi funzionale sia nella fase difensiva che in quella offensiva, pronto eventualmente a finalizzare – o comunque a servire l’assist cruciale – nel momento decisivo. Il resto lo fa la sua fisicità: alto e rapido, ha tutte le carte in regola per crescere ulteriormente nell’Udinese e definirsi nel medio periodo come uno dei centrocampisti più completi in circolazione.

Chi è Antonìn Barak

Dicembre 1994, Antonìn Barak è con ogni probabilità la reale sorpresa del campionato: sette pesantissime reti all’attivo, condite da due assist. Un rendimento impressionante per il centrocampista ceco, tutte le sue reti portano punti alla causa Udinese: gol contro Sassuolo, Atalanta, Benevento, Inter, Verona (doppietta) e Bologna. Solo vittorie. Peso cruciale del gioiello bianconero che per caratteristiche somiglia davvero tanto al già descritto Jankto: centrocampista di transizione per eccellenza, fattore a cui abbina fondamentali di ottima caratura, un sinistro da urlo ed una stazza ancor più importante rispetto al collega e connazionale di reparto. Uno si è preso il centro-sinistra del centrocampo friulano, l’altro il centro-destra: con Fofana sempre più sulla via del pieno recupero si integrano alla perfezione e rappresentano il reale valore aggiunto di questa Udinese. Che si gode i suoi talent-scout (da sempre valore aggiunto del club bianconero) in Repubblica Ceca: Jankto pescato nella giovanili dello Slavia Praga ed inizialmente prestato all’Ascoli per agevolarne l’ambientamento nel panorama calcistico italiano, Barak invece dallo Slavia Praga dei grandi (Slavia Praga che lo aveva prelevato dal Dukla Pribram), dopo una stagione 2016-17 da assoluto protagonista.

Attenta Udinese: Jankto e Barak nel mirino delle grandi

Su Jakub Jankto è forte l’interesse del Milan, che avrebbe individuato nel centrocampista bianconero l’unico reale tassello da aggiungere alla scuderia di Gattuso nella finestra invernale di calciomercato: Milan che però si è scontrato con la volontà dell’Udinese, ossia quella di trattenere il calciatore. Per ora non se ne parla: altamente probabile che a giugno la trattativa entri nel vivo, su una base di 20-25 milioni di euro. A meno che in questi mesi il profilo di Jankto non acquisisca ulteriore valore. Su Barak si sono già mosse Inter e Juventus: discorso sostanzialmente analogo a quello già presentato per Jankto e sotto precisa richiesta di Massimo Oddo, ossia quello di non alterare un organico – in uscita come in entrata – che così bene sta facendo e che non vuole porsi limiti nella seconda fetta di campionato. Cosa cercano le grandi squadre italiane da due innesti del genere? Oltre alle caratteristiche già ampiamente descritte, la dote è una linfa vitale di entusiasmo e gioventù: gli impegni e dunque il carattere totale delle stagioni dei club d’élite richiedono alta qualità nelle rotazioni. E di conseguenza interpreti sempre pronti: maturi e dinamici, funzionali al gioco della squadra e capaci di apprendere in breve tempo le logiche di una grande squadra. A quanto pare Jakub Jankto ed Antonìn Barak in quel di Udine stanno studiando davvero bene.

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