2016
Ucraina: echi bellici nello spogliatoio
Nonostante le rassicurazioni di Fomenko il gruppo non sembra coeso
L’Ucraina si avvicina all’appuntamento con Euro 2016 con lo spirito segnato dagli scontri interni al Paese e con uno spogliatoio che, per composizione, potrebbe rispecchiare proprio la situazione nazionale interna, con nazionalisti da una parte e filorussi dall’altra. Da un lato abbiamo uno come Yarmolenko, capace di restare in Ucraina nonostante le ricche offerte estere pur di dare un segnale, e dall’altra parte ci sono quelli dello Shakhtar.
RUGGINI DA ACCANTONARE – Una rivalità, quella tra Shakhtar Donetsk e Dinamo Kiev, che rischia di sfociare in qualcosa di diverso: non si parla di violenza fisica, restando nello spogliatoio, ma di un’aria comunque tesa e difficile da gestire, sottolinea La Gazzetta dello Sport. Le violenze, nonostante il cessate il fuoco, sono ancora all’ordine del giorno sul confine e nonostante le rassicurazioni del ct Fomenko è evidente che, dato il contesto, il clima del gruppo non possa essere di totale coesione.