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Ucraina, oggi il debutto della nazionale in guerra: «Ispirati da chi rimane a casa»

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Iniziano oggi gli Europei dell’Ucraina e il ct e i calciatori sentono la responsabilità di rappresentare il paese in guerra

Oggi inizia Euro 2024 anche per l’Ucraina, in un clima ancora surreale per i gialloblu, chiamati a rappresentare un paese invaso e in guerra. La federazione ha scelto per il ritiro la cittadina di Taunusstein, nell’Assia in cui due anni fa è stata fondata un’associazione tedesco-ucraina per assistere i profughi e raccogliere fondi e prodotti di prima necessità da destinare a Kiev. In questi giorni, sotto il controllo incessante delle forze dell’ordine tedesche, si è svolto il ritiro, in cui i calciatori hanno avuto modo di incontrare molti connazzionali.

E la guerra è al centro dei discorsi dei calciatori e del ct: «La gente è stanca della guerra, ma non possiamo fare altro che continuare a lottare» ha commentato una delle stelle della squadra, Oleksandr Zinchenko. Queste invece le parole del Ct Rebrov: «Penso che sia molto importante per l’Ucraina essere presente, ci fa sentire parte dell’Europa. Nel nostro Paese il calcio non è al primo posto nei pensieri, non può esserlo. Sarà una partita piena di emozioni, chi sta qui pensa alla gente a casa che vive sotto le bombe, con i continui allarmi. Non dovremo trovare motivazioni extra, da due anni le abbiamo. I soldati ci scrivono, la gente comune ci scrive: pensiamo al coraggio di tutti loro, dobbiamo mostrare lo spirito ucraino».

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