Alla fine ha vinto: il tecnico ha un nonno partigiano e fratello genoano

Alla fine la Sampdoria ha scelto: sarà Marco Giampaolo il nuovo allenatore. L’ufficialità non è ancora arrivata, ma potrebbe essere davvero questione di ore. A porre la parola finale sulla vicenda, cominciata qualche giorno fa dopo l’addio improvviso di Vincenzo Montella per il Milan, il presidente Massimo Ferrero che, guidato dall’istinto, ha optato per l’ex Empoli. Giampaolo se l’è giocata fino alla fine con l’ex Lazio Stefano Pioli: pareva prima in vantaggio, poi dietro, alla fine però Ferrero ha tratto le sue conclusioni e lo ha contattato per chiudere. Giampaolo firmerà un contratto biennale da 700mila euro a stagione più bonus legati ai risultati, con lui da un punto di vista tattico dovrebbe cambiare relativamente poco: il modulo sarà il 4-3-1-2, lo stesso dello scorso anno più o meno. Adesso il direttore sportivo Carlo Osti, che con Giampaolo aveva già lavorato ai tempi del Treviso nel 2002, dovrà lavorare sul mercato per rinforzare la squadra seguendo le esigenze del tecnico.

SAMPDORIA: GIAMPAOLO, IL NONNO PARTIGIANO E IL FRATELLO GENOANO – La storia di Giampaolo ricomincia da Genova: lanciato giovanissimo come allenatore emergente, nel 2009 era stato addirittura ad un passo dalla Juventus, poi una battuta d’arresto che lo ha portato in Lega Pro. Fino a poche settimane fa era lui il candidato numero uno per la panchina del Milan, prima che Silvio Berlusconi cambiasse le carte in tavola. Nato in Abruzzo ma cresciuto in Svizzera, Giampaolo si è segnalato per il carattere forte e coerente. Da bambino sognava di lavorare in mare, mentre suo nonno durante la Seconda Guerra Mondiale era stato partigiano in trincea. Giampaolo ha anche un fratello che è già passato per Genova, ma su sponda rossoblu: Federico Giampaolo, attuale secondo allenatore della Fidelis Andria, è stato infatti un attaccante del Genoa. Tra qualche ora Marco dovrebbe diventare l’ennesimo allenatore della Sampdoria dell’era Ferrero, riporta La Repubblica – Genova, a meno di sorprese e colpi di scena dell’ultimo minuto.