2015

Tutto sulla Dinamo Mosca: l’avversario del Napoli in Europa League

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Tra punti di forza – non sono pochi – e debolezze. Che non sono tante: ecco la Dinamo Mosca di Cherchesov

Il sorteggio di Nyon ha espresso i suoi verdetti: sarà derby tutto italiano tra Fiorentina e Roma, mentre Inter e Torino sono rispettivamente attese da Wolfsburg e Zenit San Pietroburgo. Sulla carta dunque l’avversario più abbordabile sembra averlo beccato proprio il Napoli: gli uomini di Benitez se la vedranno con la Dinamo Mosca, nel doppio confronto del 12 e 19 marzo che decreterà il passaggio di una delle due compagini ai quarti di finale d’Europa League. Ecco l’analisi inerente al prossimo avversario dei partenopei.

QUADRO GENERALE – La Dinamo Mosca ha strabiliato nella fase a gironi dell’attuale Europa League: punteggio pieno nel Gruppo E, unica squadra della competizione a riuscire nell’intento. Sei vittorie su sei, comprese le due inflitte al Psv Eindhoven che sta dominando l’Eredivisie olandese. Nove reti all’attivo e soltanto tre incassate per una squadra che ha mostrato equilibrio, compattezza e chiarezza sul da farsi. Ai sedicesimi sbrigata senza particolari intoppi la pratica Anderlecht. La squadra di Cherchesov non va allo stesso ritmo – e sarebbe impensabile – in patria: terza alle spalle di Zenit e Cska Mosca con una partita da recuperare che potrebbe portare in dote il sorpasso ai concittadini ed il ruolo di prima inseguitrice ad Hulk e compagni.

PUNTI DI FORZA – Una discreta organizzazione complessiva e tre singoli: Igor Denisov, Mathieu Valbuena ed Aleksandr Kokorin. Il primo è il tuttofare di questa Dinamo Mosca: l’equilibratore di un 4-2-3-1 che si adegua a seconda delle circostanze di gioco in 4-3-3, lui è il regista ed il leader per comprovata esperienza internazionale accumulata nel suo passato allo Zenit. Un palmares di tutto rispetto arricchito dalla fascia di capitano della sua Russia. Valbuena il colpo inatteso: dopo una vita in patria all’Olympique Marsiglia – ha incontrato il Napoli proprio un anno fa in Champions League nel girone eliminatorio, due vittorie per i partenopei – il folletto francese si è a sorpresa trasferito in quel di Mosca e ci ha messo poco ad ambientarsi, tre reti in campionato e la solita enorme quantità di assist geniali forniti ai suoi compagni in territorio nazionale ed europeo. Infine Kokorin: croce e delizia del ct della Russia Fabio Capello, che lo adora per il suo valore tecnico e meno per l’inquadramento tattico e per un carattere spesso al limite. Classe ’91, si è oramai fatto grandicello: il salto nel calcio d’occidente per completarsi con il chiaro orizzonte di fare faville tra tre anni nel mondiale di casa.

PUNTI DEBOLI – L’organico risulta essere abbastanza equilibrato e dunque non presenta particolari punti deboli: certo sulla carta la fase difensiva non conta dei singoli vantabili dagli altri comparti di campo, fattore che può agevolare quel Napoli che fonda buona parte delle sue velleità proprio sulla sua strapotenza offensiva. I centrali sono Hubocan e Samba, sui lati agiscono Kozlov e quel Zhirkov che ha vestito la maglia del Chelsea dal 2009 al 2011. Il punto debole della Dinamo Mosca sembra essere proprio il Napoli: con l’avvento di Benitez l’organico nel complesso gode di una maggiore esperienza internazionale.

IL GIOCATORE SIMBOLO – Lo abbiamo parzialmente anticipato nei punti di forza: Mathieu Valbuena. E’ insindacabilmente lui l’uomo destinato ad accendere la squadra e ad elevarne le ambizioni: ha qualità ed inventiva, potenza e precisione nei piazzati, imprevedibilità perché può sia giocare a sinistra ed accentrarsi sul piede forte che agire a destra e trovare comunque modi e tempi per far male all’avversario. Sarà cura di Benitez trovare le contromisure come accaduto un anno fa nella doppia sfida di Champions con l’Olympique Marsiglia.

I PRECEDENTI – Nessun confronto diretto tra le due squadre in passato ma il Napoli si è già scontrato con due realtà moscovite: eliminato sia nei trentaduesimi di finale della Coppa Uefa 1975/76 contro la Torpedo Mosca (4-1 in Russia nella sfida d’andata ed 1-1 al ritorno in Italia) che agli ottavi della Coppa Campioni 1990/91 contro lo Spartak Mosca: in tale circostanza il Napoli fu letteralmente stregato, il passaggio ai quarti di finale sfumò ai calci di rigore dopo un doppio 0-0. Il portiere di quello Spartak? Stanislav Cherchesov, attuale allenatore della Dinamo. Vai Napoli, tra San Paolo ed Arena Khimki hai qualcosa da sfatare.

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