2020

Tutto ciò che c’è da sapere sulla Nations League

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È partita, lo scorso settembre, la seconda edizione della Nations League.

Molti non hanno ancora chiarissimo il meccanismo della nuova competizione ufficiale UEFA per nazionali, andiamo quindi a ricapitolare formula e regolamento. Sottolineando che il successo della prima edizione, in termini di audience, pubblico negli stadi, volume delle scommesse sportive e qualità media delle partite, è stato fragoroso, tanto da convincere la Federazione continentale ad effettuare già alcuni accorgimenti.

Perché è nata la Nations League?

Si tratta di un’idea di Michel Platini: l’ex presidente UEFA sosteneva, come d’altronde era palese, l’inutilità di tante amichevoli delle nazionali. Partite poco allenanti in molti casi (visto il livello delle avversarie), caratterizzate da una marea di sostituzioni e osteggiate dai club di appartenenza dei giocatori convocati, senza contare lo scarso appeal. 

Si è così deciso di occupare alcuni slot per le amichevoli internazionali con una nuova competizione ufficiale, con l’obiettivo di dividere le nazionali per categorie e quindi di livellare gli incontri. Non solo: la Nations League conta anche su una fase play-off strettamente collegata alle qualificazioni biennali per Europei o Mondiali: chi non passa alle fasi finali di queste manifestazioni direttamente dai gironi eliminatori, può contare su una sorta di “paracadute”, con i già citati playoff, nel caso in cui si ottenga un buon piazzamento in Nations League

L’esempio sono i playoff che si stanno disputando tra ottobre e novembre e che hanno messo di fronte 16 nazionali. Sono le quattro migliori per ogni Lega che non hanno conquistato il pass per gli Europei 2021 dal normale girone di qualificazione: alle 20 squadre già sicure di partecipare alla rassegna continentale si aggiungeranno quindi 4 nazionali provenienti da questi spareggi.

La Nations League ha come epilogo le Final Four che si disputano nel giugno degli anni dispari (fa eccezione il 2021, quando il trofeo si assegnerà ad ottobre visto che gli Europei 2020 sono stati rinviati di dodici mesi), con fase a gironi in programma tra settembre e novembre dell’anno precedente. Di fatto, prende il posto della Confederations Cup, competizione eliminata dalla FIFA.

La formula della Nations League

La Nations League è composta da 4 leghe, originariamente basate sul Ranking Uefa per nazioni. Le prime 3 Leghe (A, B e C) sono a loro volta composte da 4 gironi da 4 squadre (partite di andata e ritorno), mentre la Lega D conta su un girone da 4 e uno da 3 nazionali. Si tratta di una formula inedita visto che nella prima edizione la Lega A prevedeva 12 squadre divise in 4 gruppi da 3. 

Il meccanismo è semplice, in quanto ricalca le promozioni e le retrocessioni che caratterizzano i campionati nazionali. Per intenderci: le quattro ultime dei gruppi di Lega A retrocedono in Lega B per l’edizione successiva e vengono sostituite dalle 4 vincitrici dei gironi della Lega inferiore. 

Il trofeo, come accennato in precedenza, se lo giocano le quattro prime dei gironi di Lega A. Si gioca così una Final Four (così come ad esempio accade con l’Eurolega di basket) in un’unica sede, con semifinali, finale terzo e quarto posto e finalissima. Vale la pena ricordare che la prima edizione è stata vinta dal Portogallo che sfruttò il fattore campo e batté in finale l’Olanda; Inghilterra e Svizzera furono le altre due partecipanti alle Final Four. 

Non solo: nel 2021 è stato già deciso che la nazione ospitante della Final Four sarà quella che vincerà il Gruppo 1. È quello che comprende anche l’Italia di Mancini, in vetta alla classifica dopo le prime due giornate (4 punti): una bella opportunità, quindi, per ospitare un evento di rilevanza internazionale (si parla già di partite da disputare a Milano e a Torino).

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