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2012

Tutte e sei avanti per tornare dove ci spetta

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La grande prestazione della Juventus contro i campioni d’Europa in carica ha segnato la strada: andare avanti nelle competizioni europee, accedere alla fase ad eliminazione diretta e dare all’Europa intera un chiaro segnale di competitività, spazzare via tutti i dubbi gravitanti intorno alla qualità del nostro torneo e recuperare punti e posizioni fondamentali nel ranking Uefa. Dove ora siamo indietro e paghiamo passati errori di valutazione effettuati dalle nostre società.

LA COMPETITIVITA’ DEL NOSTRO CAMPIONATO – A detta di tanti – Josè Mourinho compreso, per citarne uno – il torneo alla lunga più complesso del panorama europeo. Anche gli allenatori apparentemente meno accreditati risultano preparati sotto il profilo tattico, ragion per cui nella nostra Serie A non esistono partite facili, scontate, come invece accade in gran parte dei campionati europei. Ciò toglie inevitabilmente lucidità alle squadre di vertice nell’affrontare ogni impegno al massimo: non c’è l’opportunità di sottovalutare qualche partita e concentrarsi in pieno sull’impegno futuro. Il rischio è dietro l’angolo: perdere contro una squadra dal livello inferiore perché non considerata all’altezza della situazione. L’emigrazione dei top player è sotto gli occhi di tutti, palese, ma il campionato italiano resta il più strutturato sotto il profilo tattico ed in un momento di crisi economica e di scelte oculate c’è spazio per il buon lavoro e per l’ingegno.

LA SITUAZIONE IN CHAMPIONS LEAGUE – Due le squadre impegnate dopo la seconda eliminazione consecutiva dell’Udinese dai preliminari, la situazione non è affatto negativa. Dopo un inizio balbettante, la enorme dimostrazione di forza della Juventus ai danni del Chelsea ha fugato le incertezze: prova intensa e determinata, di altissima qualità e quantità. Vietato sbagliare ora a Donetsk: tra quindici giorni ai bianconeri basterà un pari, quel punto dovrà inevitabilmente arrivare. Non se la passa male il Milan: solo cinque punti, ok, ma girone non proibitivo ed attuale secondo posto. Basterà non fallire i due prossimi impegni contro Anderlecht e Zenit – squadre ampiamente alla portata di un Diavolo peraltro in crescita rispetto al complesso avvio di stagione – per garantirsi l’accesso alla fase ad eliminazione diretta della Champions League.

LA SITUAZIONE IN EUROPA LEAGUE – Quattro le squadre impegnate, ma andiamo con ordine. Nel girone A gioca l’Udinese e allo stato dei fatti risulta la situazione più complessa: la doppia ed imprevedibile sconfitta con gli Young Boys ha complicato i piani di Guidolin, ora serve il miracolo. Due vittorie contro Anzhi in trasferta e Liverpool al Friuli per sopravvivere. Il girone F è quello del Napoli, che grazie al formidabile poker del Matador Cavani ha rimesso le cose a posto dopo qualche esibizione fuori luogo ed ora occupa il secondo posto: l’eventuale vittoria di domani sul campo dell’Aik Solna spianerebbe la strada verso la qualificazione ai sedicesimi di finale. Nel girone H c’è l’Inter, la squadra italiana finora più convincente della competizione: qualificazione già archiviata, si gioca per il primo posto con il Rubin Kazan. Il girone J vede la Lazio al vertice, occorrerà la giusta dose di attenzione nelle restanti gare contro Tottenham e Maribor per controllare la situazione. In generale c’è da recuperare posizioni nel ranking Uefa: oggi l’Italia è quarta, distaccata dalle potenze Spagna, Inghilterra e Germania, e deve guardarsi le spalle da Francia e Portogallo. Tutto questo anche perché è stata sottovalutata una bellissima competizione quale l’Europa League, oggi è ora di invertire la rotta e tornare nelle posizioni che ci spettano per storia e valore dei nostri club.