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Turnover, classifica, atteggiamento: come valutare il pareggio dell’Inter in Champions

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Inzaghi

Come valutare il punto guadagnato nel finale dall’Inter a San Sebastian? Ecco alcune delle possibili interpretazioni

Come valutare il punto guadagnato nel finale dall’Inter a San Sebastian? Ecco alcune delle possibili interpretazioni.
1) Turnover sì, per forza. Rispetto all’esaltante derby, Inzaghi ha cambiato 5 uomini. A fine gara, a chi ha obiettato la mancanza di risposte positive da parte di alcuni, Asllani e Arnautovic su tutti, il tecnico ha difeso la scelta ritenendola obbligata dall’affollamento di impegni. Peraltro Carlos Augusto ha funzionato e, a partita in corso, l’ingresso di Sanchez ha rivitalizzato la squadra. Non altrettanto ottimista il commento di Andrea Di Caro su La Gazzetta dello Sport, che ha scritto come «sulla bontà della rosa e delle seconde linee (tormentone di queste settimane) si deciderà la stagione nerazzurra». Ma oltre agli uomini, preoccupa l’atteggiamento: «Con quello visto in Spagna per 70′ non si va lontano. E questo dipende molto anche dal tecnico».
2) Un punto fa classifica. In un girone dove non passare sarebbe un delitto, ma non è così scontato arrivare primi, il pareggio non è da disprezzare. E non tanto perché con la media inglese si va avanti in Europa, ma per ciò che ha affermato il mister: «Bisogna fare i complimenti alla Real Sociedad, si è dimostrata un’ottima rivale». Affrontare subito in casa il Benfica nel prossimo impegno può dare l’opportunità di eliminare dal cammino una concorrente che l’anno scorso è stata la sorpresa della Champions Leeague, proprio fino a quando non ha incrociato i nerazzurri sulla strada.
3) Si può solo migliorare. Tweet a fine primo tempo di Fabrizio Biasin, giornalista di provata fede nerazzurra: «Zero tiri in porta. Zero tiri fuori. Zero tiri respinti. Zero occasioni. 1-0 decisamente stretto per la Real Sociedad. Però c’è una buona notizia: SI PUÒ SOLO MIGLIORARE». Il carattere a stampatello era un’invocazione, più che una speranza. Ed è andata davvero così. Certo, ci si può interrogare sui limiti dell’approccio e su quella che Paolo Tomaselli sul Corriere della Sera ha definito «una lunghissima lezione di basco», nella quale «l’Inter in effetti non ci capisce nulla». Ma se si riesce a uscire dai tunnel sani e salvi, è bene guardare alla luce piuttosto che voltarsi indietro.