2014

Ts: Serie A, per gli extracomunitari è rivoluzione

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La riforma della Figc impone curriculum internazionale per gli extracomunitari

La nuova riforma del calcio italiano potrà essere analizzata, con grande attenzione, non appena saranno pubblicati i “decreti attuativi” ma intanto “Tuttosport” oggi in edicola fa il punto della situazione su una delle tante novità introdotte dalla riforma di Tavecchio, ovvero le regole che riguardano gli extracomuitari.

E’ RIVOLUZIONE – Non ci saranno più tesseramenti selvaggi dei giovani extracomunitari e ci sarà una maggiore regolarizzazione sul mercato con l’introduzione dei curricula. Ma ad esempio, con il nuovo curriculum non sarebbe possibile prendere uno come Cuadrado, come spiega l’ex dirigente dell’Udinese Gasparin: «Quando ero a Udine, per esempio, prendemmo Cuadrado che era giovane e non aveva ancora nessuna presenza nella Nazionale maggiore. Adesso, almeno a una prima lettura delle nuove norme, non sarebbe più possibile». Per Pasquale Marino con i nuovi regolamenti sarà impossibile seguire il modello del settore giovanile dell’Arsenal e tesserare ragazzi sconosciuti che potrebbero diventare nuovi fenomeni: «Quando ero a Udine tesserammo due quindicenni sconosciuti: Felipe ed Appiah… Ecco, con queste norme sarà praticamente impossibile». Claudio Pasqualin, agente, chiede la tutela ella specificità del calcio italiano: «Questa è una riforma timida e di scarso spessore. E’ come voler curare una malato grave, se non terminale, con l’aspirina. Vorrei che ci fosse l’obbligo degli italiani in campo».

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