2009
Trezeguet: “Stasera l’Inter è favorita”
Sul Corriere dello Sport l’ex attaccante della Juventus e attualmente giocatore dell’Hercules David Trezeguet commenta la partita di stasera fra Inter e Juventus: “La vittoria a Milano di tre stagioni fa? E’ stata una partita molto bella che affrontammo con un distacco imporÃ?Âtante dall’Inter in classifica. Anche se eravamo praticamente tagliati fuoÃ?Âri dalla corsa per lo scudetto, volevaÃ?Âmo vincere e vivemmo una serata emozionante. Se stavolta i bianconeri potranno bissare l’impresa? Se gestiscono bene il match possono vincere. La Juve è la Juve e può battere chiunque. Inter più rodata? Sicuramente la Juventus ha camÃ?Âbiato molto e come tutte le formazioÃ?Âni rinnovate ha bisogno di tempo per trovare un’identità . Per giunta gioÃ?Âcherà in trasferta, contro un’avversaÃ?Âria forte e consapevole delle sue poÃ?Âtenzialità . I rischi, dunque, ci sono, ma la Juve ha a disposizione un grupÃ?Âpo importante ed esperto. Anche per la squadra che in questi anni ha vinÃ?Âto di più in Italia non sarà facile. Nerazzurri ancora favoriti per lo scudetto? Sì perchè è reduce da parecchi successi e ha cambiato poco a livello di giocatori. La differenza la sta faÃ?Âcendo la mentalità vincente e la conÃ?Âferma arriva dall’ottima partenza che ha avuto in campionato. Direi che è la squadra da battere. Rammaricato per aver lasciato Torino? La Juve ha deciso per un ricambio generazionale e ha puntato sui giovaÃ?Âni. In ogni storia c’è sempre un inizio e una fine e dal mio punto di vista era terminato un ciclo. Era giusto lasciaÃ?Âre spazio ai giovani motivati che eraÃ?Âno arrivati. Con i dirigenti mi sono lasciato beÃ?Âne, ma anche con i compagni e i tifoÃ?Âsi c’è ancora feeling. A Torino ho avuÃ?Âto la fortuna di trascorrere un perioÃ?Âdo fantastico della mia carriera e ho conosciuto tante persone eccezionali. Una di queste è Andrea Agnelli: lo stimo molto e, dopo aver avuto l’onoÃ?Âre di conoscere Gianni e Umberto Agnelli, sono convinto che anche lui otterrà gli stessi importanti risultati dello zio e del padre. Basta dargli tempo. Come mi trovo all’Hercules? Bene. Gioco in un campionato diÃ?Âverso, più divertente e tecnico di quello italiano. Sicuramente qui c’è meno pressione, ma si lavora ugualÃ?Âmente sodo. Ho trovato un bel grupÃ?Âpo e nonostante i traguardi siano diÃ?Âversi rispetto a quelli per cui ero abiÃ?Âtuato a lottare, mi diverto. Vi assicuÃ?Âro che ho ancora voglia di giocare e di segnare. Spero di dimostrarlo anche a Madrid conÃ?Âtro il Getafe”