2017
Ancora una trasferta vietata ai tifosi azzurri: e la tessera del tifoso?
Vietata la trasferta ai tifosi azzurri. Nonostante la Tessera del Tifoso, si continua a limitare la libertà di movimento dei tifosi: ma perchè?
La Questura di Torino ha da poco comunicato che la trasferta di sabato sera, all’Olimpico di Torino, sarà vietata ai sostenitori del Napoli. Andando più nel dettaglio, si legge che i destinatari dall’ennesimo divieto sono precisamente colori i quali hanno residenza in Campania. Sempre leggendo la disposizione della Questura, l’accesso allo stadio sarà consentito anche ai sostenitori del Napoli, solo nel caso in cui essi siano in possesso della Tessera del Tifoso del Torino (Cuore Granata), oppure nel caso in cui siano residenti in qualsiasi altra regione d’Italia fuorché la Campania. In quest’ultimo caso, i sostenitori del Napoli non residenti in Campania, potranno acquistare biglietti per qualsiasi settore dello stadio Olimpico, compreso quello riservato agli ospiti, anche senza essere in possesso di alcuna Tessera del Tifoso.
Ricapitolando, i possessori della Tessera del Tifoso del Napoli – ovviamente non residenti in Campania – potranno acquistare biglietti sia per il settore ospiti dell’Olimpico di Torino, sia per qualsiasi altro settore (compreso la curva Maratona, cuore del tifo organizzato granata) al pari di chi non possiede alcuna TdT e che non sia residente in Campania. A questo punto, viene spontanea una domanda: chi si prenderà la responsabilità di questo ridicolo pasticcio restrittivo fatto palesemente tanto per? Ma, soprattutto, considerando la presenza di tifosi azzurri in stadi molto più ostici dell’Olimpico di Torino (come il Bentegodi sponda Hellas, l’Olimpico di Roma e la Dacia Arena), per quale assurdo motivo si vieta ai sostenitori del Napoli una normalissima trasferta di campionato, per giunta in un momento in cui c’è fortissimo desiderio si stare al fianco della squadra?
La sensazione è che i divieti di trasferta, nonostante da anni il circuito “tessera del Tifoso” garantisca il controllo e la gestione dei flussi di tifosi lungo tutto lo Stivale calcistico, vengano emessi a mo’ di punizione o, peggio ancora, per libera scelta a non operare. Ne vien da se che un servizio d’ordine efficiente e preciso costi lavoro e attenzione, quasi sempre in giorni festivi, abbia un costo spesso molto alto. Ma se si sceglie di evitare di gestire semplicemente vietando la libertà di movimento, garantita dalla legge e “mediata” dall’inserimento nel mondo del tifo del dispositivo Tessera del Tifoso, cosa bisognerà fare per impedire la chiusura dello stadio ad un tifoso che desidera solo andare a vedere una partita della sua squadra? Negli anni passati, ad esempio, quasi tutti gli stadi italiani sono stati vietati ai sostenitori azzurri. Quest’anno, in totale controtendenza, l’unico vero e proprio divieto totale è stato imposto dalla Questura di Nizza, chiaramente in risposta automatica all’ingiustificata chiusura del settore ospiti del San Paolo destinato ai francesi. C’è da dire che di stadi vietati non si sentiva assolutamente la mancanza.