2015

Trapattoni: «In Italia manca un numero uno assoluto»

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Continua: «Io telecronista? Non provo sensazioni strane per questo ruolo»

Nuova esperienza, dopo quella fantastica da allenatore, per Giovanni Trapattoni, commentatore delle gare della Nazionale italiana. Intervistato dal Corriere dello Sport, il Trap ha parlato della sua nuova avventura, ma non solo: «Io telecronista? Non provo sensazioni strane per questo ruolo. Durante la telecronaca esprimevo semplicemente dei pensieri su ciò che vedevo. Mi sono divertito e mi stupisco che ci sia meraviglia per il mio impiego in Rai da parte di molti tifosi. Conte? Mi rivedo in lui. Sono stato il suo allenatore e posso dire che è un ragazzo che sente le tensioni come le sentivo io. E’ normale e logico esaltarsi ai gol, sicuramente non si può dire che siamo due tipi all’inglese». 

CONTINUA«Questa Juventus mi sembra un po’ camaleontica, ma difficile di scardinare. Mancini e Garcia, però, possono incidere sul campionato dopo aver trovato la quadratura con Roma e Inter: le squadre sono bene attrezzate. La stagione sarà condizionata, come sempre, dagli infortuni e dagli impegni con la nazionale, quindi bisognerà vedere chi avrà il migliore stato di forma. Nuovi talenti? E’ un errore cercare la copia. Ognuno deve avere una sua personalità. Sicuramente in Italia manca un numero uno assoluto. Ma anche in passato solo Maradona riusciva a fare i gol da solo, gli altri dovevano essere tutti sostenuti. Verratti? E’ un giocatore molto dinamico, mentre Pirlo sembra essere ancora un punto di riferimento. Penso che Andrea abbia fatto bene a chiudere da vincitore in Europa, un po’ come ha fatto Platini ai suoi tempi».

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